Due settimane fa in pompa magna è stata presentata dall’Amministrazione comunale l’app per segnalare le buche. oggi i “dissidenti” che stanno ancora apparentemente in Maggioranza danno la stoccata all’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Beccu reo di aver fatto perdere alla “città 500mila euro per la bitumazione delle strade cittadine per non aver deliberato un cofinanziamento di appena 10 mila euro”.
L’attacco arriva dai consiglieri Gianni Dettori (Italia in Comune già ex assessore ai Lavori Pubblici), Narciso Guria (Un’altra Nuoro- un’altra Sardegna) e Emilio Zola (Ripensiamo Nuoro).
«La corretta manutenzione delle strade e dei marciapiedi rappresenta il biglietto da visita di ogni amministrazione non solo dal punto di vista estetico e del decoro ma soprattutto per una più sicura e ordinata circolazione di veicoli e pedoni. Secondo uno studio di ACI e Istat pubblicato il 25 luglio 2023 e riferito al 2022 l’irregolarità del manto stradale urbano – fermo restando che le principali cause degli incidenti sono riconducibili alla violazione del codice della strada da parte di automobilisti veloci, distratti o in preda ad alterazione psicofisica – rappresenta una causa crescente di sinistrosità e spesso la più letale. Anche la nostra città ha pianto giovani vite su due ruote per colpa di una buca stradale. Davanti a questi fenomeni sono assolutamente inutili le dichiarazioni di intenti o, peggio, gli slogan» dicono i consiglieri comunali senza trascurare precisano: «l’attività di prevenzione svolta dalla Polizia Municipale sulle principali strade di Nuoro, dall’altro è da censurare l’inefficienza di una giunta, e in particolare dell’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Beccu». Dettori, Guria e Zola: ribadiscono che: «Da quanto si apprende dalla GRADUATORIA stilata dalla Regione Sardegna con quel finanziamento si sarebbe potuta asfaltare due volte, par fare un solo esempio, la strada per Lollove o ripristinare tutte le buche delle vie di periferia. Come al solito le altre città (tra cui Sassari, Porto Torres e Quartu) fanno meglio di noi».
«Uno scandalo che denota l’assoluta incapacità di far seguire ai proclami i fatti concreti e che fa il paio con le occasioni perse con i finanziamenti del PNRR. Verrebbe da dire che se i soldi buttati con la grottesca iniziativa di installare una app con cui i nuoresi, già esasperati dalle gincane e dalle spese per le forature e le riparazioni degli ammortizzatori, dovrebbero segnalare anche le buche – come se non fosse sufficiente farsi un giro in centro e nelle periferie – fossero stati utilizzati per cofinanziare la richiesta alla Regione, oggi la città potrebbe contare su maggiore sicurezza e miglior decoro. Ma per quanto l’intelligenza artificiale stia facendo progressi pazzeschi, non ha ancora predisposto una app per trasformare l’incapacità politica in abilità amministrativa nell’interesse pubblico» concludono i consiglieri.
Nuoro. Arriva l’app per segnalare buche e altre criticità della rete viaria
