I prodotti a km zero non vanno in vacanza: degustiamo i prodotti locali anche in viaggio

di Sonia Meloni

IL VIAGGIATORE – Dal produttore al consumatore: questo è lo spirito che contraddistingue il circuito sostenibile del prodotto a chilometro zero. Colui che sceglie di andare in vacanza desidera non solo visitare i luoghi e viverne le emozioni ma anche scoprire e assaporare le specificità e le caratteristiche organolettiche dell’enogastronomia delle comunità locali, per completare il quadro e conservarne meglio il ricordo.

IL PRODOTTO A CHILOMETRO ZERO, UN MODO PER SOSTENERE LE COMUNITÀ – L’acquisto dei prodotti a chilometro zero non è un vantaggio solo per il turista che decide di compiere, anche durante il proprio viaggio, una pratica di vita sostenibile ma consente alle economie locali di incrementare la propria attività rendendola più fiorente.

Molti viaggiatori, quando scelgono una metà, sono soliti limitarsi alla solita offerta enogastronomica dei ristoranti, spinti dall’idea che affidandosi a un menù standardizzato vanno sul sicuro e si aspettano di trovarvi qualcosa che conoscono già e di assaporarla al meglio. Questo atteggiamento rispecchia l’idea che sperimentare può portare a spiacevoli inconvenienti. Ma se invece non fosse così? Se le tradizioni culinarie delle piccole realtà locali stupissero piacevolmente? Non sempre, infatti, le proposte preconfezionate per i turisti si rivelano l’opportunità migliore. Visitare una regione d’Italia (non solo la Sardegna) dovrebbe costituire anche l’opportunità di scegliere prodotti locali e artigianali del luogo e di godere dell’unicità del prodotto, di capirne le tradizioni e gustare quei sapori che rendono unico il territorio con l’effetto reale di aver centrato l’obiettivo del viaggio. In particolare riferendoci alla Sardegna lo stesso prodotto acquistato in diverse zone cambia nella forma, nel colore e nel sapore, e in questo modo si appagano tutti i sensi. La stessa frutta o verdura acquistata direttamente da due produttori di diverse zone della Sardegna, ad esempio, può avere gusti differenti, dati dalle caratteristiche dei vari terreni, dal clima e da tutto il contesto. Ecco perché è importante sostenere gli acquisti a chilometro zero, perché ci si impegna a preservare questa autenticità, permettendo alle comunità locali di non disperdere le proprie tradizioni e al turista di vivere un’esperienza unica.

I MERCATI LOCALI – L’acquisto di prodotti importati, o comunque non locali, impatta in modo negativo sull’ambiente. Molte volte si è costretti a optare per questa scelta per mancanza di tempo e per i pressanti impegni che ormai scandiscono la nostra quotidianità. Il trasporto dell’agroalimentare, che avviene attraverso camion o navi produce inevitabilmente inquinamento. Anche per questo, almeno quando si è in vacanza bisognerebbe affidarsi ai mercati locali. I prodotti del luogo, oltre ad essere più genuini per la salute in quanto raccolti nella giusta fase di maturazione, non hanno dovuto viaggiare per tanto tempo e quindi, sicuramente, l’impatto ambientale è pari a zero; acquistando localmente prodotti freschi, inoltre, si eviteranno ulteriori gli sprechi. Il luogo per eccellenza dove trovare il prodotto a chilometro zero sono i mercati locali. Molto spesso sottovalutati i mercati racchiudono non solo opportunità culinarie di acquisti a km zero ma anche una vera e propria escursione turistica gratis che ci racconta tanto di un luogo. Produttori e consumatori si incontrano e comunicano con il linguaggio e con i gesti, che fanno trasparire l’essenza della destinazione turistica: un vero e proprio spettacolo da gustare anch’esso.

COLDIRETTI E I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA – Per l’associazione Coldiretti vivere sostenibile non è solo uno slogan ma un vero e proprio valore di vita che si esprime attraverso la rete di Campagna Amica. Luogo ideale di incontro tra agricoltori e cittadini, la Fondazione Campagna Amica nasce nel 2008 per realizzare iniziative volte a esaltare il valore e la dignità dell’agricoltura italiana. La rete dei produttori agricoli si pone a tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della salute, della sicurezza alimentare, dell’equità, dell’accesso al cibo a un giusto prezzo, dell’aggregazione sociale e del lavoro. Si rivolge a tutti per dare risposte a temi di grande attualità come l’alimentazione corretta, il turismo, l’ecologia, la salute e il benessere, con l’obiettivo di promuovere un nuovo stile di vita sano e sostenibile. Tre gli ambiti principali in cui Fondazione Campagna Amica opera a sostegno dell’agricoltura italiana: vendita diretta, turismo ed ecosostenibilità. Anche in Sardegna sono organizzati e promossi i punti di eccellenza della filiera agricola italiana dal produttore al consumatore e a km zero.

IL DIRETTORE PROVINCIALE COLDIRETTI NUORO-OGLIASTRA ALESSANDRO SERRA – «Acquistare un prodotto a chilometro zero non solo abbatte tutta la catena dell’intermediazione permettendo in questo modo il diretto compenso al produttore ma garantisce la genuinità e la stagionalità del prodotto stesso. Questo garantisce, ad esempio all’interno dei circuiti di Campagna Amica, di ottenere una fiducia da parte del consumatore in termini di qualità in quanto si sta vendendo un prodotto controllato e monitorato dai nostri tecnici. È un percorso alimentare che garantisce la stagionalità ovvero: posso rendere disponibile un alimento appena colto dal mio frutteto o dal mio orto e posso, in questo modo, garantire sapori e caratteristiche organolettiche a cui il consumatore non è più abituato, per quanto magari ne conservi il ricordo. Parliamo di un prodotto sano e certificato, frutto del lavoro in aziende che – nel caso di quelle che aderiscono al circuito di Coldiretti – sono tutte a conduzione familiare, con una tradizione nella produzione degli alimenti che può essere raccontata.

Degustazioni Coldiretti in occasione di Cala Gonone Jazz

Un percorso importante che fa Coldiretti, ad esempio, è quello di organizzare cene e degustazioni dove si racconta la storia di un particolare cibo, dall’antichità alla modernità. Altre iniziative importanti sono stati i mercatini estivi, organizzati nei punti costieri strategici per invogliare poi i turisti a esplorare anche le zone interne dell’Isola dove si possono scoprire altri percorsi enogastronomici interessanti a livello di gusto e storia».

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna – Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio

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Sonia