Nel 2024 sarà istituita la ZES (Zona economica speciale) per tutto il Mezzogiorno. Il Nuorese è l’unica realtà territoriale finora escluso dai benefici della zona economica speciale operativa in Sardegna. Si va infatti verso il superamento della attuale ZES a ciambella da cui è rimasta fuori la provincia di Nuoro, eccetto le poche decine di ettari assegnati all’area industriale di Tortolì. Per non perdere questa opportunità è stato attivato attivato dal Prefetto su richiesta di Confindustria Sardegna Centrale un tavolo permanente. Il primo incontro è fissato per oggi (mercoledì 13 settembre) tra i temi chiave per lo sviluppo quello del riconoscimento di una fiscalità di vantaggio come forma di compensazione per i divari in crescita. In questo senso la ZES è uno strumento utile ad attrarre nuovi investimenti e a rendere più appetibili le aree industriali e produttive. Certamente sarà fondamentale capire in che modo si concretizzerà la ZES unica per il Mezzogiorno, quali saranno le modalità di attuazione e soprattutto quali tipologie di aree saranno incluse. Nella vecchia disciplina – che sarà sostituita da un nuovo modello di cui non si conoscono ancora i dettagli – la ZES includeva prevalentemente i terreni ricadenti all’interno dei Consorzi industriali provinciali, i soggetti che a livello locale hanno collaborato alla perimetrazione delle aree ammesse ai benefici fiscali e amministrativi delle attuali ZES.
«Alla luce di questa novità, siamo preoccupati per la situazione di forte incertezza in cui si trovano ancora oggi le aree ZIR del centro Sardegna, con Tossilo Siniscola e Pratosardo ancora in un limbo da superare con urgenza. A preoccupare è soprattutto la situazione di Pratosardo, sito produttivo della città capoluogo strategico per tutto il territorio. Fuori dalle polemiche e dalle contrapposizioni di parte, riteniamo che in questa fase così delicata serva la massima celerità e unità di intenti. Con l’imminente avvio dal 1 gennaio 2024 della ZES unica per il Sud, è fondamentale capire quale sarà la governance futura di Pratosardo» dice il presidente di Confindustria Mario Bitti: «Da una parte, serve maggiore contezza sui tempi per la chiusura della lunghissima fase commissariale viste anche le recenti risorse giunte dalla Regione. Dall’altra, è cruciale fare chiarezza sul passaggio dell’area al Comune di Nuoro al quale abbiamo chiesto in più occasioni un piano industriale indispensabile per la gestione futura di un’area così estesa e articolata. Per la posizione baricentrica e gli ampi spazi disponibili, Pratosardo – così come le altre aree ZIR del Nuorese – hanno tutte le carte in regole per rientrare nella ZES unica del Mezzogiorno e diventare siti appetibili per tutte le aziende del territorio che vorrebbero ampliare o diversificare la produzione. Su questo chiediamo un confronto di aggiornamento con le amministrazioni locali competenti perché i tempi sono strettissimi. Vista l’opportunità è fondamentale arrivare preparati facendo un ragionamento serio e concreto che porti Pratosardo e le altre ZIR del territorio a essere inserite senza indugi nella ZES unica per il Mezzogiorno».
I temi saranno approfonditi con il commissario della ZES Sardegna Aldo Cadau che giovedì 21 settembre a Nuoro incontrerà le aziende di Confindustria.