Un uomo di 51 anni di Siamaggiore ha contratto il virus della febbre del Nilo ed è ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale San Martino di Oristano. È il secondo caso umano di West Nile nell’Oristanese nel 2023, il terzo in Sardegna.
“Il paziente è arrivato all’ospedale con i sintomi di un encefalite e gli esami hanno poi accertato che si tratta del virus della Febbre del Nilo – ha spiegato la direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL 5, Valentina Marras. L’uomo, che non ha altre patologie, ora sta meglio e la situazione è sotto controllo”.
È stato l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna a comunicare il nuovo contagio alla ASL 5 di Oristano. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’azienda sanitaria oristanese ha già inviato al Comune di Siamaggiore una proposta di ordinanza sindacale al fine di mettere subito in campo tutte le misure di prevenzione e controllo ed evitare così un’ulteriore diffusione del virus ed eventuali contagi all’uomo.
Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80% dei casi dà luogo a forme asintomatiche, nel 20% causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1% provoca encefaliti o meningoencefaliti.
“È importante che in particolare anziani e fragili si proteggano – ricorda Marras – adottando una serie di precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara”.