Pratosardo. L’assessore: “Siamo in attesa che venga liquidato il consorzio”

«I tempi per definire il passaggio dell’area di Pratosardo dalla Regione al Comune sono legati alle operazioni di liquidazione del consorzio, da parte del commissario». L’assessore alle Attività produttive, Grazia Mele, interviene a ruota dopo i consiglieri di opposizione, Natascia Demurtas e Carlo Prevosto, Pd, il civico Francesco Guccini, e Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro). Uniti nei giorni scorsi nel denunciare ritardi da parte dell’amministrazione del sindaco Andrea Soddu, sull’acquisizione dell’area, a 15 anni dalla messa in liquidazione da parte della Regione. «Mi dispiace – ha affermato Mele – che la responsabilità sulle lungaggini del trasferimento vengano imputate all’amministrazione civica. Da parte del Comune – continua l’assessore – sono stati fatti tutti i passi propedeutici all’acquisizione dell’area produttiva. Ma l’atto decisivo, quello del passaggio, lo si potrà sottoscrivere solo nel momento in cui il commissario avrà liquidato tutte le pendenze, sorte durante lo stesso commissariamento». I debiti vengono coperti dalla Regione, secondo quanto previsto nella legge che, nel 2008, ha stabilito le dismissioni delle Zir (Zone industriali d’interesse regionale), tra le quali appunto Pratosardo. Il consorzio ha già ricevuto, per questo adempimento, circa tre milioni di euro, rispetto ai quattro e 200mila complessivi, ripartiti nelle annualità 2022, 2023 e 2024. Fondi gestiti direttamente dal commissario liquidatore Gabriele Leoni, in carica da 15 anni. «Sappiamo che sta procedendo nell’operazione di liquidazione – spiega ancora l’assessora Male – e confidiamo che il tutto si definisca in tempi rapidi. Su questa linea – aggiunge – è anche l’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, che ho incontrato nei mesi  scorsi, proprio per verificare con lei lo stato delle procedure». La Regione un paio d’anni ha impresso un’accelerazione all’iter per la liquidazione, sia di Pratosardo, sia delle altre Zir ancora commissariate, tra cui Macomer e Siniscola. Il Comune di Nuoro nel giugno dell’anno passato fa deliberato in Consiglio la volontà di subentrare al vecchio consorzio regionale, bloccando così sul nascere anche la possibilità alternativa del passaggio dell’area al Cip, Consorzio industriale provinciale. Una scelta condizionata tuttavia sia dall’assicurazione della copertura dei debiti, sia dalla richiesta di fondi per sostenere il nuovo corso dell’ex Zir. Sul primo impegno ci sono la garanzia e i soldi, con due delle tre tranche (corrispondenti alla prime due annualità) già nelle casse del consorzio in liquidazione. Mentre rispetto ai fondi per il riavviamento è tutto da definire. Fatto non passato inosservato a una parte consistente della minoranza consiliare, che un anno fa ha votato contro l’acquisizione dell’area da parte del Comune: «Non possiede né le risorse, né le competenze per gestirla». Posizione rivista, a cose fatte, per sollecitare, ora, la velocizzazione della pratica amministrativa: «Perché oggi il sito di Pratosardo – hanno detto Demurtas, Prevosto, Guccinie e Bidoni – è in stato di abbandono, privo di servizi, e con sempre meno operatori. Tanto che le buste paga – hanno incalzato – in 15 anni di commissariamento si sono ridotte da 2500 a circa 600».

Francesco Pirisi

Share
Published by
Francesco Pirisi