Nuoro. Una nuova opera donata alle monache del Monastero delle Carmelitane Scalze

NUORO – La Pro Loco di Nuoro sta lavorando a un progetto volto alla valorizzazione del Monastero delle Carmelitane Scalze colle di Cucullio a Nuoro. Con il massimo rispetto per la sua sacralità e per le monache che vi risiedono, sono in programma una serie di iniziative per approfondire la comprensione di questo complesso monumentale e promuovere un sito culturale straordinario ma ancora poco conosciuto. Uno dei risultati principali di questo progetto sarà la pubblicazione di un libro che traccerà la storia affascinante del Monastero, mettendo in luce la figura del geniale architetto Savin Couëlle (APPROFONDISCI) e dell’impresa Santoni di Nuoro, che portò a termine la sua costruzione nei primi anni novanta. Sarà, inoltre, installata la segnaletica stradale per agevolare l’accesso alla chiesa e verrà sviluppata un’audioguida, pensata per guidare fedeli e visitatori nell’approfondimento storico di questo luogo di culto e conoscere l’interpretazione della complessa simbologia presente

Il Monastero delle Carmelitane di Nuoro

La chiesa Mater Salvatoris progettata da Savin Couëlle per il Monastero delle Carmelitane Scalze a Nuoro, è un grande ambiente unico pervaso dalla luce naturale. Le ampie vetrate cruciformi dietro all’altare esaltano il totale candore che caratterizza la struttura.

Il Monastero delle Carmelitane di Nuoro

In questo straordinario contesto, sobrio ma ricco di significati simbolici, è stato recentemente collocato un suggestivo crocifisso. L’opera d’arte sacra: “Fractalis Passion. Simulacrum Sacrarium”, imponente nelle dimensioni e allo stesso tempo delicata e leggera nella sua struttura, è stata creata da Tiziana Lorenzelli e donata alle monache che risiedono nel monastero di clausura. La designer e artista ha avuto modo di confrontarsi e di apprendere dall’estro di Couëlle e questo suo intervento è un omaggio poetico alla carismatica figura dell’architetto francese. In questa chiesa, dove l’architettura e l’arte si fondono, il crocifisso di Tiziana Lorenzelli è un messaggero di luce e spiritualità, un legame tra il passato e il presente, un invito a contemplare ciò che va oltre, nella continua ricerca di armonia e trascendenza. L’immagine del Cristo sulla croce è solo accennata con essenzialità dai volumi anatomici, modellati con una sottile lamina, secondo un processo chiamato “alufexia“, che costituisce una peculiare cifra stilistica di Tiziana Lorenzelli.
L’opera irradia una luce dorata, calda e vibrante, che si diffonde attraverso lo spazio bianco tra gli archi della navata. L’utilizzo del colore oro è una metafora assoluta della luce e trova in questa creazione una perfetta unione con l’ambiente di culto che ospita l’opera. La presenza dell’oro nelle raffigurazioni sacre ha radici lontane e Lorenzelli si ispira a questa consolidata tradizione per l’esecuzione del manufatto.

Martedì 22 agosto, alle ore 10,00, si terrà una conferenza stampa di presentazione dell’opera realizzata dalla designer e artista Tiziana Lorenzelli, che racconterà anche il suo rapporto con l’architetto Savin Couelle, autore del progetto del Monastero.

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Salvatore