700 ettari in fumo tra colture e macchia mediterranea, abitazioni e aziende danneggiate e oltre 600 persone evacuate. Un inferno di fuoco provocato dalla mano dell’uomo, fatto accertato dagli inneschi trovati ieri dagli investigatori della Forestale.
Il territorio di Posada e Siniscola devastato dai roghi (come il resto dell’Isola) di lunedì scorso sono stati perlustrati questa mattina dal Prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, accompagnato dal Comandante provinciale dei Carabinieri Elvio Sabino Labagnara, a bordo di un elicottero dell’Arma presso i luoghi recentemente colpiti dagli incendi lungo la costa nordorientale dell’Isola. La verifica è stata utile anche per programmare in sinergia con tutti gli attori interessati ulteriori misure di prevenzione a tutela del patrimonio naturale e paesaggistico.
La severa condanna del Prefetto nei confronti del disastro ambientale perpetrato nei giorni scorsi sarà manifestata, nel corso di questo pomeriggio, anche nella riunione con i rappresentanti delle FF.OO. convocati al fine di «potenziare le azioni di prevenzione e contrasto delle vili azioni dei piromani; obiettivo perseguito in armonia con la strategia di inasprimento delle pene predisposta dal Governo su scala nazionale».
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