Come preannunciato lo scorso mese di luglio, nella mattinata odierna si è tenuta in Prefettura a Nuoro la riunione sul tema del malfunzionamento del servizio idrico che interessa numerosi Comuni della Provincia.
La discussione condotta dal prefetto Giancarlo Dionisi si è svolta alla presenza dei vertici di Abbanoa S.p.A. ed Egas, e di una folta delegazione degli amministratori locali delle zone interne e dei comuni costieri, i quali hanno manifestato l’esasperazione delle comunità rappresentate che subiscono i disagi, aggravati nel corso della stagione estiva, derivanti dalla mancanza di acqua o dalla non potabilità di quella fornita dall’ente gestore del servizio.
Il confronto ha consentito di mettere a fuoco le cause del problema, da ricondurre principalmente alle caratteristiche di un acquedotto ormai vetusto, realizzato in alcune parti in cemento amianto, che esige interventi strutturali di manutenzione non finanziabili con somme da attingere alla tariffazione ordinaria. Ad esse si aggiungono le criticità legate all’assenza di una squadra operativa in grado di intervenire tempestivamente sui guasti quotidianamente segnalati.
Il Prefetto ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze che tali disservizi producono non solo sulla tenuta del sistema economico-sociale della Provincia, dove cresce il malcontento nei confronti delle istituzioni, percepite come assenti e sorde ai problemi dei territori, ma anche sulle pesanti ricadute sull’immagine turistica di questa area della Sardegna.
In conclusione il Titolare della Prefettura, nel ribadire la forte preoccupazione in ordine a quanto emerso nel dibattito, ha chiesto agli esponenti di Egas e di Abbanoa “di fornire un prospetto puntuale degli interventi strutturali volti a risolvere le problematiche segnalate” e ha annunciato “la convocazione di un tavolo permanente per l’aggiornamento sugli sviluppi operativi degli interventi programmati con l’impegno di coinvolgere nella gestione della complessa vicenda la Regione Autonoma della Sardegna e le Amministrazioni centrali dello Stato competenti per materia”.