L’Opposizione politica insorge e chiede al sindaco Soddu di tornare a fare le sedute del consiglio comunale in presenza sospendendo la modalità della video conferenza ottenuta con l’emendamento: modifica comma 1 art.27 del Regolamento Funzionamento del consiglio Comunale.
Le firmatarie della richiesta sono Lisetta Bidoni e Natascia Demurtas a cui seguono Angelo Arcadu, Gianni Dettori, Francesco Guccini, Narciso Guria, Carlo Prevosto, Pierluigi Saiu, Pietro Sanna, Emilio Zola.
I consiglieri della Minoranza sottolineano che ormai l’emergenza sanitaria da Covid 19 è stata abbondantemente surclassata.
«In questi ultimi 15 mesi (31 marzo 2022, termine dello stato emergenziale) abbiamo toccato con mano diverse criticità di natura sia tecnica ( stabilità e continuità delle connessioni, identificazione, qualità audio scadente) sia relazionale che hanno messo e mettono a rischio il buon funzionamento della Assemblea, la pubblicità dei lavori, i processi di autentica partecipazione democratica che a nostro parere possono/debbono essere coltivati e praticati in presenza. È fatto assodato che nei processi decisionali, e a maggior ragione in politica, contano non solo la comunicazione verbale, paraverbale e non verbale, ma soprattutto l’incontro in presenza, il confronto diretto tra gruppi e tra persone, l’opportunità di scambi dialettici, di riunioni di gruppo, di intergruppo, che danno la possibilità, da una parte, di sciogliere nodi e contrapposizioni e, dall’altra, di facilitare la ricerca e la condivisione di soluzioni funzionali ai bisogni della comunità, facendo sentire il pubblico presente parte importante dei processi. Gli incontri in videoconferenza non assicurano niente di tutto ciò, mortificano e impoveriscono il dibattito, si trasformano in sedute di ratifica di decisioni assunte in altre sedi. Così come abbiamo più volte verificato e stigmatizzato».