NUORO – “Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri”. Qualcuno si sarà chiesto come mai la citazione da Grazia Daledda sia comparsa sulla parete antistante il giardino della biblioteca Satta.
Ecco la risposta: si tratta della base preparatoria per un murale che recherà la firma del noto writer napoletano Jorit Agoch (al secolo Ciro Cerullo). Base sulla quale prenderà forma, utilizzando le parole come punti di riferimento per le giuste proporzioni, l’opera finale dedicata alla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda.
Il progetto, promosso sin dal 2022 dal Comitato promotore per le celebrazioni dei 150° dalla nascita di Grazia Deledda e finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione di Sardegna, consentirà a Nuoro di entrare a far parte del circuito internazionale di città in cui l’artista delle periferie, come ama definirsi lui, che ha lasciato il segno raffigurando, nell’ambito del progetto “Human Tribe“, personaggi che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e combattere per i propri diritti e per quelli degli altri, quali, ad esempio, Che Guevara e Nelson Mandela, Cassius Clay, Antonio Gramsci, Maradona, Ilaria Cucchi, Julian Assange, Fedor Dostoevskij (dopo la vicenda che coinvolse Paolo Nori), fino alla recente bambina con i colori dell’Ucraina nell’iride, realizzata a Mariupol, tutti segnati in viso da due strisce rosse per guancia, segni che alludono ai rituali tribali scoperti dall’artista durante un viaggio in Africa.
Ieri erano al lavoro due suoi assistenti mentre lui sarà in città in questi giorni per completare l’opera.
S.Nov.