«Il Ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, per conto dello stato italiano, ha appeso nuovamente la spada radioattiva sulla testa dei sardi».
Lo denuncia il comitato “No.Nucle-No.Scorie” che sottolinea la volontà del Governo centrale di imporre alla Sardegna, ancora una volta, il deposito Unico nazionale di scorie nucleari. «Si sta mettendo in atto uno stratagemma per ricattare qualche sindaco sardo in lotta contro lo spopolamento o di scegliere una delle tante aree dei sardi occupate dalle basi militari» .
Il movimento anti nucleare rimarca il pericolo che la Sardegna diventi lo stoccaggio delle scorie in quanto i 14 siti individuati non sono stati esclusi nonostante sia i sardi nel referendum 2011 sia le istituzioni locali abbiano espresso la contrarietà del nucleare in Sardegna.
Il Comitato No.Nucle-No.Scorie rivolge un appello al popolo sardo, con la certezza che nessun sindaco sarà disponibile al “gravame radioattivo″, invitando alla mobilitazione di massa e al “No -Nucle-die” come quello che si svolse il 7 giugno 2015.
F.Nieddu