In questi giorni di temperature torride caratterizzate da Caronte che proseguirà fino a fine mese, il collettivo comunista di Nuoro propone attraverso un documento di Piattaforma Comunista un tema importante: “l’ondata di caldo nei luoghi di lavooro”.
La principale causa è attribuita ai fattori inquinanti che stanno incidendo pesantemente sul cambiamento climatico del pianeta per scelte di puro egoismo capitalista e produzione a livello globale che sta portando alla distruzione di intere foreste e altri danni ambientali per tenere alti l’efficienza produttiva e il profitto.
Il caldo infernale che sta caratterizzando questa estate, come hanno già evidenziato i meteorologi ha già con queste temperature superato quella del 2022, sta portando gravi conseguenze nei posti di lavoro non strutturati per fronteggiare questa emergenza climatica e dove spesso si sostengono duri ritmi e responsabilità importanti.
Tra gli operai ma anche tra gli impiegati si stanno registrando in questo periodo malori, crampi, colpi di sole che in alcuni casi hanno conseguenze mortali: come avvenuto a Lodi e a Firenze dove un operaio è arrivato all’ospedale con 43 gradi di temperatura corporea. Gli affaticamenti e i collassi sono causa di incidenti rischiosi e infortuni.
« Quando le temperature superano il 35 gradi, come prevedono le linee della sicurezza sul lavoro, bisogna fermarsi- dicono gli esponenti del Collettivo- oppure modificare l’orario di lavoro per evitare le ore più calde, aumentare le pause, ridurre ulteriori ritmi e carichi di lavoro, allestire punti di erogazione di acqua fresca, mettere ventilatori e dove è possibile dotare le aree di docce o mantenere fresche le zone pause e ai lavoratori idonei dispositivi di protezione e indumenti protettivi».
F.Nieddu