L’Anestesia del San Francesco di Nuoro garantisce sedazione e assistenza anestesiologica in ambienti diversi dalla sala operatoria a bambini e non solo
L’acronimo rimanda, per pura coincidenza, all’evocativa area archeologica di età fenicia-punica-romana della costa meridionale della Sardegna, ma N.O.R.A. (“Non-Operating Room Anesthesia”) all’ospedale San Francesco di Nuoro indica quelle attività diagnostiche e terapeutiche che necessitano di anestesia, sedazione e assistenza anestesiologica in ambienti diversi dalla sala operatoria (sale endoscopiche, ambulatori, sale radiologiche). Fulcro di questo percorso virtuoso, e ormai quasi collaudato, è l’Unità Operativa Complessa di Anestesia , diretta da Peppino Paffi. «L’UOC di Anestesia e Rianimazione – spiega Paffi – ha nel proprio organico Anestesisti con esperienza in anestesia pediatrica, due dei quali sono anche in possesso di Diploma di master di 2° livello. Da più di 2 anni, dopo lo stop del Covid, sono ripresi a pieno ritmo gli interventi in Otorinolaringoiatria per pazienti pediatrici, con un percorso che garantisce la presenza delle mamme dei piccoli fino all’induzione dell’anestesia, previa informazione e consenso informato». Un progetto che ha già consentito all’Ospedale San Francesco di Nuoro delle performance di tutto rispetto, incrementando – ad esempio – le sedute operatorie programmate di adenoidectomia e di adenotonsillectomia (asportazione di adenoidi e tonsille) a 3 interventi a settimana; per un totale di 150 interventi programmati l’anno.
Ma non solo pazienti pediatrici, come precisa la Dott.ssa Maria Sebastiana Usai, Responsabile del Sevizio di Anestesia: «Col tempo abbiamo riscontrato una sempre maggiore richiesta di sedazione per pazienti con disabilità, per poter eseguire terapie odontostomatologiche e procedure diagnostiche come TAC o Risonanze Magnetiche; pertanto si è iniziato un percorso N.O.R.A. (Non-Operating Room Anesthesia), attualmente in fase di potenziamento, così da garantire, appunto, a tali pazienti di poter essere trattati e curati senza stress o rischi. I pazienti fragili che necessitano di cure specialistiche vengono presi in carico grazie alla collaborazione dei servizi di Odontostomatologia e Radiologia. Alla fine del 2023 sarà redatto un “report” dell’attività eseguita, e si proporranno modifiche per implementare e ampliare questo progetto, anche alla luce dell’aumento notevole delle richieste provenienti ormai da tutto il territorio regionale, e intercettare i bisogni delle persone più fragili».
«In una logica di presa in cura del piccolo paziente e del paziente fragile, e non solo della sua patologia – commenta il Direttore Generale dell’ASL di Nuoro, Paolo Cannas -, viene garantito un percorso di accompagnamento pressoché completo di assistenza a tutte le attività in narcosi al di fuori del Blocco Operatorio: un’esperienza unica in tutta la Sardegna».
0 commenti
Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi