“Posti per residenti inesistenti, ritardi dei voli e cambi di gate: il mio calvario di nuorese costretta a “curarmi fuori”

Cure che nell‘Isola non si possono affrontare e che quotidianamente costringono tanti sardi con problemi di salute importanti o invalidi ai ” viaggi della salute” oltre mare verso l’Italia (quando si è fortunati) o all’estero. Viaggi che avvengono non una volta ogni tanto ma con frequenza settimanale o mensile che si trasformano in veri e propri calvari che si aggiungono alla sofferenza immane di persone che già quotidianamente vivono situazioni di estrema fragilità.

Monica (nome di fantasia) nostra concittadina è una di queste persone che oltre alla sua malattia invalidante deve affrontare  tanti problemi negli spostamenti con posti per residenti inesistenti, ritardi dei voli e cambi di gate”.

Nell’ultimo viaggio risalente a qualche giorno fa è stata costretta ad attendere-  buttata in aeroporto – oltre dieci ore in una sedia rotelle prima di rientrare in Sardegna e a Nuoro ( qua si aprirebbe un altro capitolo sullo stato delle strade specialmente nelle zone interne).

Ecco la sua testimonianza pubblicata per esteso.

“13 luglio 2023, sono in viaggio dalle 4 del mattino per una visita medica “in continente” ovvero in Italia voglio usare questa espressione perché fino a 3 anni fa mi consideravo cittadina del mondo oggi non so più a quale Terra appartengo. Non so se definirmi sarda o italiana ma forse nessuna delle due visto che non mi sento tutelata né dalla mia Regione di residenza né da quello Stato per il quale ogni cittadino dovrebbe avere dei diritti oltre che dei doveri. Sono le 15.00, ho terminato la mia visita e mi trovo in aeroporto vorrei anticipare il rientro viste le mie difficoltà a stare fuori casa. Le chiamate dall’altoparlante non finiscono mai: ritardi, cambi repentini di gate, voli annullati o posticipati. una giornata da incubo che contavo di concludere in bellezza anticipando il rientro a casa ma mi vengono chiesti 900 euro  per cambiare il biglietto che non era in continuità territoriale in quanto, al momento della prenotazione, mi è stato detto che non c’erano più posti disponibili e trattandosi di un volo per motivi di salute ho dovuto prenotare con tariffa non residente. La hostess ha sorriso perché trovava ridicola la situazione, gentilmente mi ha dato comunicazione e tenendo conto che avrei dovuto aspettare fino alle 22 bloccata sulla sedia a rotelle ha fatto sgomberare il passaggio per permettermi di raggiungere la “Sala Amica” che mi ha permesso di tenere la sedia a rotelle, per viaggiare devo avere l’assistenza speciale, fino all’orario del mio volo. Non solo non ho potuto anticipare ma sono rientrata a casa alle 3 di notte perché il volo è stato posticipato continuamente.  Alla fine siamo partiti a mezzanotte e dico siamo perché in quel volo eravamo 3 assistiti speciali.  Un mio sentito ringraziamento va alla Sala Amica con i suoi operatori, veri e propri angeli. Per il resto escludendo la costante positiva di chi viaggia per motivi di salute penso a noi tanti sardi costretti a viaggiare in quelle condizioni e mi rivolgo agli assessori regionali competenti ponendogli queste mie riflessioni: dalle 15 alle 24 buttata in aeroporto insieme a mio marito che mi accompagnava. All’inizio ero stanca e provata dal dolore poi la stanchezza è diventata rabbia e pensavo:

Con chi me la dovrei prendere?

  • Con me stessa perché sono caduta? No, ho diritto ad essere curato e per giunta si è trattato di un incidente sul lavoro ma nella mia Terra non ci sono gli specialisti.

  • Con la compagnia ? no, perché hanno le concessioni dalla REGIONE.

  • Con i medici ? No, perché la Sanità l’ha rovinata la REGIONE nelle sue varie alternanze e siamo costretti a scappare per curarci senza neanche avere il giusto supporto viste le carenze isolane.

Chiedo all’assessore Doria: ha mai prenotato una visita, un esame, una visita di controllo senza incaricare la segretaria e senza precisare la Sua carica? Ha mai chiesto rendiconto del numero dei sardi che viaggiano per motivi di salute e il numero delle assistenze speciali concesse su tutti i voli?

  • Con i trasporti? No, perché le varie aziende si attengono ai dettami dei politici e nel nostro caso della REGIONE che non tiene conto delle reali esigenze, dei reali diritti dei cittadini.

Chiedo all’assessore Moro: viaggia con i nostri treni, con i pullman o con le auto private? Esegue Lei le prenotazioni per eventuali spostamenti fuori sede o provvede il Suo ufficio? Si è confrontato con l’assessore alla Sanità per sapere il numero dei posti da riservare alle persone in difficoltà? Ai lavoratori? O il numero è stato stabilito senza alcuna programmazione?

Ci sarebbero tante altre domande da porre ai dirigenti. Io continuerò a viaggiare sperando che nel frattempo i Politici si mettano al lavoro e abbattano quelle barriere fisiche e mentali per far si che la nostra Isola sia autosufficiente da ogni punto di vista che non sarebbe un’utopia, sarebbe semplicemente la dimostrazione del saper governare e del ripagare la fiducia di ogni singolo cittadino concessa nelle urne perché solo allora i POLITICI interpellano il POPOLO“.

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  • Mi dispiace "Monica" per quello che hai dovuto sopportare, è una vergogna e aggiungo un'altra cosa ancora più vergognosa. Ho dovuto prendere la nave dalla Sardegna per "il continente" ai primi di giugno e essendo sarda e residente in Sardegna pensavo di pagare meno con la tariffa residenti e invece, se toglievo la spunta da "residente" al momento della prenotazione, il prezzo del biglietto si abbassava. Incredula e dubitando delle mie capacità di fare un biglietto on line, mi reco in agenzia e con tanta rabbia scopro che è proprio così, non sempre la tariffa residente ti dà diritto ad uno sconto ma a volte capita che hai diritto ad un aumento. Vergognoso, e Solinas che cavolo ci sta a fare oltre che prendersi il suo bello stipendio? Ogni tanto pensa al bene della sua Terra e dei suoi corregionali?? Indignata

  • Monica, sono sconvolta, ma non stupita, anche io, sarda, ho accompagnato mia figlia a Roma per un intervento chirurgico, fortunatamente ho trovato per puro caso il biglietto aereo a un prezzo vantaggioso, ma non potendo prenotare il rientro a casa , poiché non sapevo quanto tempo sarebbe durato il ricovero ospedaliero, ora mi trovo a guardare i prezzi dei voli da Roma a Olbia....sono proibitivi! La tariffa da residente come ha detto Gabriella è più alta del prezzo normale! Ma??? La continuità territoriale? A cosa dovrebbe servire se costa di più??? Anche il traghetto con passaggio ponte è caro, e anche scomodo per chi è in post-operatorio...ma la cuccetta in nave è un lusso. ...poi fra pochi giorni dovremmo tornare qui a Roma per la medicazione, e di nuovo fra 15 giorni...per questi casi, non si ha diritto a una tariffa speciale, per permettere a noi sardi di poterci curare? Non sono vacanze, è diritto alla salute. Oppure questo diritto è riservato agli abbienti? Anche io Indignata, delusa, schifata...e altro

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Sonia