Approda nella ASL n. 3 di Nuoro il progetto innovativo a livello mondiale “ARRDIA”, per la sorveglianza sanitaria sui lavoratori entrati in contatto con l’amianto.
Prevenire gravi patologie nelle persone che hanno lavorato a contatto con l’amianto. La ASL n. 3 di Nuoro aderisce all’innovativo progetto a livello mondiale ARRDIA, acronimo di Asbestos Related Respiratory Diseases in Industrial Areas. L’azienda sanitaria locale nuorese sottoporrà una ottantina di soggetti residenti nel suo territorio ad una serie di test per individuare marcatori precoci, ovvero sentinelle di malattie, che potrebbero compromettere di molto la qualità della vita di queste persone e, in alcuni casi, provocarne anche il decesso.
Il progetto, su scala regionale, è proposto da dottor Roberto Cherchi, direttore della struttura complessa di chirurgia torarica dell’ARNAS Brotzu di Cagliari e finanziato con fondi europei gestiti dal settore sanità dell’assessorato regionale alla programmazione, grazie alla legge regionale 7/2007 “Promozione della Ricerca Scientifica e dell’Innovazione Tecnologica in Sardegna”. Un ruolo fondamentale, nell’ambito della sperimentazione alla ASL di Nuoro, lo svolge l’eccellenza dell’Ematologia del San Francesco, diretta dal dottor Angelo Domenico Palmas, e – in particolare – il laboratorio specialistico annesso all’Unità Operativa Complessa di Ematologia e Centro Trapianti di midollo osseo.
Iniziativa, che ha anche il sostegno della cattedra di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Cagliari, il CRS4 e la Fondazione “Centro Servizi alla Persona” di Villamar.
I primi risultati dei testi si conosceranno entro i mesi di settembre e ottobre.