“La legge poltronificio del presidente Solinas ce la ricordiamo bene: è quella approvata in piena pandemia, con la Sardegna allo sbando, alle prese con la crisi economica e sanitaria, liste d’attesa infinite anche per una semplice visita di controllo, l’aumento dei prezzi di beni primari, dei costi di luce, gas e carburanti, i trasporti nel caos, e poi il lavoro che manca, le decine di opere pubbliche bloccate, la difficile situazione delle scuole e del sistema educativo, lo spopolamento, le zone interne abbandonate a loro stesse. Quella legge fu fortemente contrastata dalle opposizioni perché utile solo a moltiplicare le poltrone per gli amici e sprecare risorse pubbliche. Esordisce così il deputato Francesca Ghirra (Progressisti) a proposito del rischio che la Sardegna perda i finanziamenti europei a causa di quello che lei chiama, in una nota, “L’incapacità e il pressapochismo del Presidente Solinas”.
“La maggioranza – prosegue- che governa l’Isola l’ha approvata fra i proclami, presentandola come il rimedio capace di rendere finalmente efficiente la macchina amministrativa regionale. Ma dopo due anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la figura del segretario generale è di nuovo vacante, così come le figure fondamentali dei direttori generali. La mancata nomina da oltre 5 mesi del direttore del Centro Regionale di Programmazione, la struttura che predispone e coordina i programmi europei, responsabile dell’impiego nell’isola di oltre 1,5 Miliardi di investimenti destinati a Comuni e imprese, sta determinando la paralisi degli uffici regionali. Peraltro, senza la nomina del Direttore del CRP e senza l’indicazione di un suo sostituto, non è possibile neppure costituire il Comitato di Sorveglianza del FESR 2021-2027, l’organo che ha il compito di vigilare sull’attuazione del programma regionale e di individuare i criteri di selezione dei progetti da finanziare.
La paralisi è totale e i danni possono essere incalcolabili. L’incapacità e il pressapochismo del Presidente Solinas stanno privando la Sardegna e i sardi di importanti risorse. È davvero inaccettabile che in un momento critico come questo i programmi europei siano bloccati perché in sei mesi non si è nemmeno riusciti a fare una nomina.
Ho presentato – conclude – un’interrogazione alla Camera, per chiedere al Governo di intervenire in via sostitutiva nominando il direttore del CRP ed evitare che le inadempienze del governo regionale si ripercuotano sui sardi e sulla Sardegna”.