Nuoro. Guerra aperta tra il sindaco e i dissidenti su Università e Biblioteca

La guerra ormai è aperta tra il gruppo dei dissidenti Giovanni Dettori e Sebastian Cocco  (Italia in Comune) Narciso Guria  (Un’altra Nuoro- Un’altra Sardegna)  e  Emilio Zola  (Ripensiamo Nuoro) .

Al centro della polemica il futuro dell’Università e della Biblioteca che ormai stanno andando ad assumere i connotati di fondazioni, una soluzione politica che ai gruppi consiliari- che una volta sostenevano Soddu- non piace in quanto a parer loro, il Comune non avrebbe più un ruolo prioritario rispetto alla Regione (APPROFONDISCI). Le accuse al primo cittadino, formulate in una interpellanza,  sono quelle di aver svenduto i poli culturali dell’Atene Sarda al presidente Solinas per occupare posti di rilievo nei CDA con le conseguenti laute indennità. Andrea Soddu ovviamente respinge  questi attacchi politici (APPROFONDISCI) con una replica che i dissidenti trovano: “nervosa, atipica, arrogante e fumosa”.

Gli autori dell’interpellanza sottolineano come: «Nessuno ha sostenuto che le indennità che egli da sindaco percepisce, pari a oltre 100 mila euro, siano illegittime – maschera una palese debolezza politica e, cosa ancor più grave, una conoscenza limitata dei meccanismi giuridici delle Fondazioni». .

«Il sindaco dice che il risultato che si voleva raggiungere con l’azione giudiziaria è stato raggiunto con l’azione politica. Probabilmente egli ha dimenticato, in questi mesi di disorientamento, quale fosse quel risultato. Glielo ricordiamo noi: restituire la titolarità e la governance della Biblioteca Satta e dell’Università al Comune di Nuoro. Questo era il mandato ricevuto dal consiglio comunale nel dicembre del 2021.  È sufficiente rileggere le delibere del C. C. oppure risalire alla rassegna stampa di quei mesi del 2021, in aiuto alla memoria».

«Ebbene, i due enti sono tutt’ora commissariati della Regione (i commissari Giovanni Pinna Parpaglia e Ignazio Porcu sono stati nominati con decreto del Presidente Solinas, non certo del Sindaco Soddu) e alla Regione rimarranno quando si completerà il percorso verso le due Fondazioni. Nuoro insomma, da capotavola, rimane un commensale qualsiasi che però paga il pranzo per tutti.

«Per Soddu, dunque, è un risultato della sua azione politica il fatto che il Comune sia stato inserito tra i soci?» – afferma Narciso Guria di Un’Altra Nuoro – Un’Altra Sardegna:  «Il punto fondamentale, tuttavia, non è giuridico ma politico: si riteneva di non proseguire nella contrapposizione con la Regione e trovare una soluzione più accomodante? Bene, il Sindaco avrebbe dovuto condividere questo nuovo orizzonte con il Consiglio Comunale – e con i cittadini e le associazioni culturali che a suo tempo avevamo tutti mobilitato »-

«Vi è, infine, un’altra parte della replica in cui il Sindaco non dice il vero: la norma regionale contenuta nella Finanziaria 2023 (art. 13, comma 9) non modifica la parte in cui il Sindaco – e solo lui senza poter delegare – farà parte del consiglio di amministrazione (è infatti riprodotta la stessa norma dell’Isre, istituto nel quale i Sindaci di Nuoro siedono di diritto da decenni, percependo – legittimamente – l’indennità) ma autorizza la Regione ad “accettare i conferimenti dei beni immobili di proprietà della Provincia e del Comune di Nuoro”. Ma se da una parte si accetta, dall’altra si dona. E si torna al punto di partenza: quando mai il consiglio comunale ha dato mandato al Sindaco di donare alla Regione i beni della Biblioteca Satta e dell’Università?».

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Sonia