Anche raccontare un fenomeno cittadino di intrattenimento musicale è diventato pericoloso per un cronista. La scorsa notte, in un locale di Is Mirrionis a Cagliari, il giornalista e collega Antonello Lai è stato malmenato dopo essere stato cacciato da un locale molto frequentato in cui si esibiscono interpreti di musica napoletana.
Lai è finito all’ospedale con importanti traumi al volto e in altre parti del corpo. Senza dover attendere l’esito dell’inevitabile azione penale, la redazione di Cronache Nuoresi, assieme all’Associazione della Stampa è accanto al giornalista, non solo per umana solidarietà, ma perché questo episodio mette in discussione il diritto di cronaca. Una minaccia con modalità senza precedenti, almeno in Sardegna.
Il nostro collega aveva manifestato interesse a documentare il successo che stava raccogliendo il genere musicale in città. Al telefono gli era stato detto che non c’era alcun problema per un servizio televisivo. Invece è finita con un pestaggio.
La nostra condanna è ferma perché un cronista non può esercitare il proprio diritto temendo per la sua incolumità come avviene in uno scenario di guerra. Essere picchiati fuori da un locale dove si fa musica, dopo essersi annunciati e aver ricevuto il permesso, è un fatto che aggiunge preoccupazione per la brutalità inaudita con cui la security ha deciso di interrompere una banale intervista.