“Se il buongiorno si vede dal mattino dobbiamo registrare, con rammarico e sincera preoccupazione, che a conclusione della prima sessione formativa dell’ANCI e a diversi presupposti posti in essere dall’Assessorato agli Enti Locali, durante alcuni interventi pubblici, che vi è l’intento di fare retrocedere i Barracelli, già di suo polizia giudiziaria ex art. 57 del codice di procedura penale, e con tutti i compiti e le attribuzioni di cui all’art. 55 dello stesso codice, a semplici “vedette” al servizio di altri organi di polizia se non addirittura sottoposti alle guardie ambientali e zoofile“. Scrivono così in una nota i sindacati e le associazioni professionali delle Compagnie dei Barracelli che temono un declassamento del proprio ruolo all’interno della compagine regionale.
“I barracelli saranno di fatto trasformati in guardie particolari giurate – prosegue la nota – dimenticando, o ignorando, che per loro natura sono guardie dei comuni e quindi organo di polizia rurale.
Mentre continuiamo a sperare che l’attuale compagine politica alla guida della Regione incominci a caratterizzare, riconoscendo finalmente ai 6.000 donne e uomini dei barracelli sparsi in oltre 170 comuni della Sardegna quel ruolo e quella funzione di polizia rurale che ogni giorno, da circa 400 anni, svolgono al servizio delle comunità locali, solo la più oscura miopia burocratica continua a mantenerli fuori dal novero degli organi di polizia locale quali le Compagnie dei Barracelli sono a tutti gli effetti”.
“Le Compagnie dei Barracelli rappresentano il primo corpo di polizia civile d’Europa, le cui fondamenta risalgono ai tempi di Eleonora d’Arborea, sono altresì l’espressione di una autonomia regionale, per quanto riguarda le potestà in materia di polizia locale urbana e rurale, che molte regioni italiane avrebbero voluto. Nessun’altra regione italiana possiede un corpo armato di polizia rurale che svolge i propri compiti d’istituto nelle forme con cui lo svolgono i barracelli. Auspichiamo con tutte le nostre forze che il legislatore regionale, che per primo in fase di insediamento si espresso pubblicamente a favore dei barracelli e forte dei pareri del Ministero della Giustizia e dell’Interno, in sede di redazione del nuovo disegno di legge sui barracelli elimini questa ulteriore manifestazione di insensibilità nei confronti di una categoria che con pari dignità, abnegazione e sacrificio, insieme ad altri organi di polizia locale, contribuisce in modo determinante alla vivibilità delle comunità locali e alla sicurezza dei cittadini in ambito rurale e nei piccoli comuni dove sono assenti altri presidi di polizia locale e statale, i barracelli rappresentano un presidio di legalità insostituibile. Agli organi di stampa, che ringraziamo per la disponibilità, riportiamo la presente nota e quella inviata agli enti regionali e nazionali, cosicché possiate darne massima diffusione, dando voce al nostro comparto che da secoli opera come organo di polizia rurale al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, sempre in stretta collaborazione con le forze di polizia dello stato”