Si è tenuta venerdì 9 giugno l’assemblea dal titolo “Innovare la politica, salvare la Sardegna”, alla presenza della componente de “La Grande Assemblea” che nell’ultimo congresso del Partito Democratico ha eletto figure in tutte le istanze politiche territoriali del partito, a partire dalla direzione regionale per arrivare all’Assemblea nazionale insieme ai Popolari e Riformisti.
A presiedere l’assemblea, che si è tenuta all’hotel Funtana ‘e Donne di Ottana, Marilisa Marongiu, presidente del PD di Nuoro. Numerosissimi gli interventi, tra cui quello di Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico, Giuseppe Ciccolini, segretario provinciale del PD, Giovanni Mossa, segretario cittadino del PD Nuoro, Romina Pili, componente della direzione regionale e dell’assemblea nazionale del PD.
«Vedo con grande impazienza quello che ci attende – ha detto Roberto Deriu. Se da un lato mi sembra che siamo giunti alla fine di un percorso, dall’altro vedo che noi stiamo cominciando una fase vitale, perché c’è una necessità impellente: salvare la Sardegna. Da cosa? Dalla sua incapacità di competere nello scenario globale, dalla sua incapacità di risolvere i problemi essenziali come l’acqua, il trasporto, la sanità, la scuola e l’università, il sistema economico così terremotato dalla deindustrializzazione. Ma prima di tutto – ha proseguito – la Sardegna va salvata dal centrodestra. Servono politiche calate nella realtà regionale, nella realtà isolana, che possono essere decise ed elaborate solo qui attraverso un grande progetto di rigenerazione».
«Avere un’amministrazione pubblica di qualità è alla base della nostra politica – ha detto Deriu. Stiamo cercando di incidere sui fondamenti, sulle radici, dello sviluppo o del sottosviluppo. Cioè quegli elementi che determinano se noi andiamo indietro o avanti. Sono problemi giganteschi che meritano persone adeguate, non spot».
«Il nostro dovere morale – ha aggiunto il consigliere regionale – è quello di scacciare il centrodestra, perché sono completamente incapaci di gestire la macchina regionale. Se ne devono andare perché sono un ostacolo al tentativo della Sardegna di sopravvivere. Per fare questo serve una coalizione vasta. Noi individuiamo nell’Einstein Telescope, un progetto unico al mondo, il cambio di modello e l’uscita dall’incapacità di essere protagonisti a livello globale. Con questo intervento noi possiamo essere protagonisti a livello globale. Oggi c’è un nuovo inizio della politica. Dobbiamo proseguire questo tipo di confronto per crescere e rafforzarci nella possibilità di offrirci come fattore di cambiamento della nostra terra. Salviamo la Sardegna», ha concluso Roberto Deriu.