L’entusiasmo del sindaco Andrea Soddu, ieri, nell’annunciare ufficialmente il cambiamento di Nuoro attraverso il PNRR è stato stroncato subito da “Italia in Comune”
Il gruppo capitanato dall’avvocato e presidente del Consiglio Sebastian Cocco, unito per dare “battaglia” al primo cittadino scrive:«In merito ai progetti presentati nell’ambito del PNRR, non si capisce cosa il sindaco abbia da festeggiare. I numeri, come noto, analizzati singolarmente non dicono nulla. L’analisi è più interessante se rapportati ad altre realtà, assumendo come fonte ufficiale il sito, si scopre che tra i comuni capoluogo e di medie dimensioni sardi, Nuoro con i 25 mln di euro è tra le ultime come volume complessivo di progetti ». Gli esponenti di Italia in Comune, infatti, snocciolando i dati ribadiscono che: «a Oristano sono toccati 40 mln, Olbia 52 mln, Quartu 29 mln, Sassari 68 mln). Per ovvie ragioni demografiche, si tralascia Cagliari con 182 mln di progetti finanziati. Da nord a sud della Sardegna, ad eccezione di Carbonia (22 mln), tutti hanno fatto meglio di noi».
Italia in Comune scardina i pilastri sui quali si doveva basare la buona amministrazione della Giunta Soddu: Ma vi è di più: «La narrazione ripetuta secondo la quale il futuro della nostra città si basa su tre pilastri, Cultura e Turismo, Rivoluzione Verde, Istruzione e Ricerca, si infrange impietosamente sui dati. Sui 25 mln appena il 3,6% è destinato alla Cultura (fanno meglio Alghero, Carbonia, Lanusei, Sassari, Macomer), solo il 3,23% è destinato alla transizione ecologica (mentre Alghero destina il 43,67, Olbia il 21,29, Cagliari il 62,25, Sassari il 35,13, Lanusei l’82,67) e uno stringato 15,29 all’Istruzione e la Ricerca (dato su cui ci batte persino Carbonia).
«E allora le fanfare di ieri sembrano quelle che hanno suonato a dicembre del 2020, quando si annunciava l’arrivo di tre milioni di euro per il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità, tra cui la famosa biblioteca di comunità dedicata a Grazia Deledda nel Centro Polifunzionale di via Roma, il Centro Diurno per disabili e la Casa Protetta. Ebbene, si tratta semplicemente di una notizia falsa, perchè con un gioco di prestigio il Sindaco ha spacciato per finanziato un progetto ritenuto solo idoneo, contrariamente a quanto precisato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale».
«Questi dati, in sostanza, confermano quello che Italia in Comune segnalava dallo scorso novembre: scomparsa totale di politiche culturali, disinteresse verso i luoghi e gli istituti della cultura comunali, inerzia assoluta (e in certi casi complice) dello svuotamento dell’Università di Nuoro, scippata pure del Corso di Ricerca e Innovazione in favore di Olbia, corso che sarebbe stato più naturale mantenere in Barbagia in previsione dell’Einstein Telescope».
Il movimento sottolinea come aveva chiesto al Sindaco un ulteriore coinvolgimento delle forze di Maggioranza per arricchire la progettazione e rafforzare, confermandogli la fiducia, la sua azione. La risposta è nota: «caccia chi ha testa pensante, chi studia e chi analizza, chi mette in discussione per migliorare mentre gratifica i fedeli, gli accondiscendenti, gli allineati. Chi paga lo scotto di tutto questo è una città che non crede più agli annunci e che ha voglia di cambiare presto pagina».