A pochi giorni dalla scomparsa del giovane Ignazio Piras, morto a soli 25 anni in attesa di un trapianto (APPROFONDISCI), una scomparsa che ha segnato nel profondo la comunità nuorese, abbiamo ricevuto il toccante ricordo dell’amico fraterno Antorio Rais, che vi proponiamo a seguire:
“Voglio dedicare queste poche righe al ricordo del mio amico fraterno, del nostro fratellino Ignazio Piras. Forse è l’unico modo che ho per cercare andare avanti.
Ho conosciuto Ignazio intorno al 2008 e ne nacque subito una grande amicizia. Più di 14 anni insieme, ogni giorno insieme, tra cantina, vicinato e le nostre uscite alla scoperta del mondo, insomma quel poco che c’era da fare lo facevamo insieme.
Eri voluto così bene, specialmente dagli adulti, notavo i loro sguardi e il loro sorriso quando avevano a che fare con te. Poi dobbiamo lasciare da parte i giudizi delle persone, c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da criticare, sempre. Quante volte ti dicevamo che dovevi andare avanti a testa alta, non dare peso a niente, perché tanto sarebbe stato un tormento solo per te stesso. E so che apprezzavi i nostri consigli, ma eri così buono, dolce e sensibile che non riuscivi a mettere in pratica tutto questo.
Ci siamo raccontati e abbiamo condiviso tante cose. Credo e spero che un giorno ci possiamo rincontrare perché abbiamo ancora tanto da dirci”.
“Io ormai mi sono trasferito a Valencia – scrive Antonio – , per tentare di coronare il mio sogno, quello di diventare attore. Qui, alcuni giorni fa ho ricevuto la tremenda notizia della tua scomparsa, e la tua perdita mi ha stravolto la vita, ha cambiato i miei piani e ora mi trovo a decidere cosa fare del mio futuro. So che dobbiamo sostenerci l’un l’altro e sono disposto a tornare per dare sostegno alla tua famiglia, e in particolar modo a tua mamma, che ora ha bisogno di tanto amore e forza.
Siamo sempre rimasti in contatto, facevamo di tutto pur di sentirci. Poi, dopo che per due giorni non ci siamo sentiti, seppi che stavi andando in ospedale, ma non pensavo fosse qualcosa di grave, non l’avrei mai immaginato. Ci sentimmo la sera, eri così sofferente. Poi sei volato via come una farfalla, leggero e sereno.
Sono passati dei giorni e la ferita non si è ancora chiusa, e non so se si chiuderà. È una ferita profonda, credo che ci vorrà del tempo prima che si formi la cicatrice. Mi sento spaesato, frastornato, distrutto. Mi sveglio di soprassalto, come se mi mancasse l’aria. La notte mi guardo attorno, cercando una speranza, un segnale, un qualcosa che mi faccia capire che sei qui con noi.
Ma la vita è cambiata e continuerà a cambiare, ma sarà più vuota. Mi servirà un po’ di tempo, e tutto questo tempo lo utilizzerò per prendere una decisione definitiva. Questo vuoto va colmato, vorrei stare al tuo fianco, a fianco a tua mamma, al fianco vostro. So che c’è bisogno, e lo farò. Il mio sogno può aspettare, il resto no. Sono sicuro che qualsiasi decisione che io prenderò sarà quella corretta.
Ti penso sempre fratellino, sei e sarai sempre nei nostri cuori. Ora sei libero, sereno, senza alcun tipo di sofferenza. Veglia su di noi, sei il nostro angelo custode
Hai lasciato un segno speciale in questa terra, positivo per tutti noi. Ci manchi, ai cugini, a tutta la grande famiglia che avevi dietro e ai tuoi adorati amici di sempre: Antonio, Lucia, Miky, Lorenzo. Ci vediamo presto fratellino”.
Antonio Rais
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