Ignazio Piras, morto a 25 anni in attesa di un trapianto: il ricordo straziante dei cugini

Salvatore

Ignazio Piras, morto a 25 anni in attesa di un trapianto: il ricordo straziante dei cugini

sabato 06 Maggio 2023 - 07:55
Ignazio Piras, morto a 25 anni in attesa di un trapianto: il ricordo straziante dei cugini

Ignazio Piras in abito tradizionale nuorese

NUORO – «Lo chiamavamo tutti Pigny ed era un ragazzo speciale nostro cuginetto. Era una persona solare, dal cuore d’oro e pieno di vita e ora non c’è più. Ha sofferto tanto quando e morta nonna Caterina ma ora e con lei» esordiscono così i cugini nel ricordare Ignazio Piras, morto ieri a soli 25 anni in attesa di un trapianto di fegato (APPROFONDISCI).

Ignazio Salvatore nasce nel 1996. «Appena nato – proseguono – i medici della pediatria di Nuoro si accorgono che c’è qualcosa che non va e lo trasferiscono prima al Microcitemico di Cagliari, poi al Bambin Gesú di Roma e, infine, all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove gli viene diagnosticata una malattia rara chiamata “Glicogenosi di tipo 1b».

«Per la famiglia era una sofferenza atroce vedere quel bambino solo attraverso un telefono, pieno di aghi nella pelle e con un sondino naso gastrico per la nutrizione. Viene battezzato in clinica perché i medici danno poche speranze di vita ma, inaspettatamente, il piccolo Ignazio, il nostro Superman, inizia la sua lotta per la vita e lo fa alla grande, tanto che può fare rientro a casa, per quanto sotto terapia e con una dieta ferrea».

«Ricordo ancora quando era piccolo, noi ci potevamo avvicinare a lui se non con molta precauzione in quanto era immunodepresso. Comunque la vita sembrava sorridergli, con controlli periodici al Gaslini, finché è stato possibile eliminare anche il sondino. Ignazio può così iniziare a uscire liberamente la sera, fare amicizie “normali” oltre a quelle con medici, infermieri o noi parenti. Può frequentare una scuola di ballo sardo, ama il karaoke e andare al mare d’estate».

«Pochi giorni fa, il primo maggio, Ignazio si era recato in pellegrinaggio a Lula per rendere omaggio a San Francesco e fare un voto al Santo».

La prossima settimana avrebbe dovuto sostenere delle visite al Brotzu di Cagliari per entrare ufficialmente nella lista delle persone in attesa di trapianto di fegato. Ma la sorte per lui aveva deciso diversamente, e un’infezione improvvisa lo ha portato via ieri, dopo un breve ricovero al San Francesco.

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