Tre giorni di visite all’interno dei laboratori orafi, della ceramica e delle antiche pasticcerie di Dorgali, in un viaggio esperienziale che ha portato nel paese a cavallo tra la Barbagia la Baronia e l’Ogliastra, centinaia di visitatori. L’evento dal titolo “Esperienze artigianali a Dorgali” – alla seconda edizione di un progetto triennale cofinanziato dal comune di Dorgali e dalla legge regionale 7 dell’assessorato regionale al Turismo – si è concluso ieri 29 aprile, con un convegno dal titolo “L’innovazione necessaria, l’artigianato artistico tra tradizione a modernità” che si è svolto nella sala consiliare del Comune. Al dibattito, incentrato sulla bellezza delle produzioni locali del paese, che vanta una ricca e antichissima esperienza nel campo dell’artigianato artistico e sull’urgenza di rivitalizzare il settore con leggi che incoraggino i giovani a entrare in bottega, hanno partecipato politici e docenti universitari: la sindaca di Dorgali Angela Testone, la parlamentare Alessandra Todde e i professori Niccolò Ceccarelli del Dipartimento Architettura, Design e Urbanistica di Alghero e Sassari e Giacomo Del Chiappa del Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali dell’ Uniss.
«Le prime botteghe orafe sono nate in Corso Umberto ai primi del ‘900 e ora siamo arrivati alla terza e quarta generazione di artigiani che vantano un sapere antico nel campo della filigrana – ha detto la sindaca Testone – Merù (al secolo Francesco Mereu il celebre orafo dorgalese morto nel 2008 ndr) è partito proprio da qui e ha portato i nostri gioielli e la nostra identità artistica nel mondo. Attualmente c’è una criticità nel settore: bisogna inseguire il mercato che cambia, l’ innovazione e purtroppo non si trovano giovani che vadano a bottega. Dobbiamo percorrere tutte le strade possibili affinché si intreccino artigianato, turismo e nuove forme di vendita dei nostri prodotti».
«Stiamo parlando di un paese che ha una tradizione secolare nel mondo dell’artigianato e delle cooperative, che va valorizzata nell’ambito di un mercato che sta cambiando – ha spiegato la parlamentare Alessandra Todde – Si tratta di capire se si vuole crescere, come crescere e quindi portare avanti le più efficaci strategie di marketing. «indispensabile un contratto di rete che porti nella direzione dell’innovazione tra nuove tecnologie e mercati esteri. È compito delle istituzioni sviluppare questi processi, gli artigiani che possiedono un altro tipo di sapere, senza aiuti restano piccoli e fragili».
Per il professor Niccolò Ceccarelli c’è un tema su cui porre l’attenzione, che è quello del “come presentare la Sardegna ricca di saperi nel campo dell’arte, della musica, del cibo e dell’artigianato, cercando anche di rinnovare la tradizione con nuove linee di design”. Il professor Del Chiappa ha posto invece l’accento sullo stretto legame tra artigianato turismo e sostenibilità ambientale: ”C’è l’esigenza di rigenerare gli oggetti per evitare sprechi che inquinano e per creare economia: i tappi di sughero ed esempio, possono essere rigenerati per diventare materiale per rivestire gli interni degli armadi – ha rimarcato il docente – Gli artigiani possono trovare nuovi canali di vendita nel mondo del turismo trasferendosi per alcuni periodi negli alberghi. Il mondo è fatto di connessioni: più siamo connessi e più riusciamo a far conoscere i nostri prodotti”.