Da sabato 8 aprile nel cinema Ariston di Bitti, con contenuti esclusivi e in anteprima mondiale si inaugura la mostra multimediale “Frida Kahlo – Viva la vita”, una straordinaria esposizione, visitabile fino al 9 luglio, che darà il via alla nuova stagione turistica del centro barbaricino. Fervono dunque gli ultimi preparativi in vista dell’edizione 2023, che si appresta ad accogliere migliaia di visitatori, così come accaduto negli anni scorsi, nel sito archeologico di Romanzesu, nel Museo della Civiltà pastorale e contadina e in quello Multimediale del Canto a tenore, l’unico in tutta la Sardegna dove si racconta l’antico canto dei pastori. E poi nel sito preferito da famiglie e bambini: il parco paleontologico all’aperto di BittiRex, che dalla prossima settimana è pronto a presentare importanti novità ai tanti ospiti in arrivo.
Per le scolaresche, che ogni anno giungono dai diversi territori dell’Isola, sarà possibile usufruire di un biglietto unico così da favorire l’accesso verso i diversi attrattori a costi vantaggiosi. La gestione degli ingressi e l’accoglienza è affidata alla professionalità della cooperativa Istelai di Bitti, che cura già le attività dell’area museale e di quella nuragica di Romanzesu. La mostra, finanziata da Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Comune di Bitti, è stata presentata oggi in conferenza stampa nella libreria Miele Amaro di Nuoro, che per l’occasione e anche per la prima settimana di apertura ha allestito uno spazio dedicato all’artista messicana. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, l’assessore del Turismo, Christian Farina, il presidente della Coop. Istelai, Francesco Coloru, e la storica dell’arte e curatrice della mostra, Emanuela Manca. L’appuntamento in programma fino al 9 luglio, dal venerdì alla domenica, è il primo registrato in Sardegna dopo le rassegne di Torino, Milano e Roma.
La mostra. I dipinti e la vita di Frida Kahlo sono al centro di questa mostra presentata attraverso proiezioni video, effetti luminosi e acustici. Un modo per celebrare la sua figura di donna e artista attraverso un forte impatto sensoriale capace di coinvolgere pienamente il visitatore attraverso l’uso della multimedialità. Tale rappresentazione a 360 gradi trasporta gli ospiti dentro i dipinti, al centro di un mondo di colori esotici e di animali variopinti. Le immagini prendono vita nelle proiezioni, mentre una voce fuori campo nel ruolo di Frida Kahlo e una colonna sonora appositamente composta fanno da sottofondo acustico della presentazione. Lo stile unico e immediatamente riconoscibile dell’artista centroamericana è quindi parte integrante della sua identità. Frida Kahlo è infatti arrivata a definire se stessa attraverso la propria cultura, quella messicana, e la propria disabilità, che ha segnato anche il percorso artistico e dell’ideologia politica: temi centrali nel suo lavoro e ben identificabili in “Viva la vita”. La mostra indaga inoltre tutte le fasi della vita dell’artista: sguardo magnetico e penetrante, stile iconico e carattere determinato. Una Frida Kahlo, vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz, che rivela tutta la sua personalità, cogliendone l’essenza della sua anima e della sua femminilità, in 13 scatti colti nell’intimità domestica di Casa Azul, nel quartiere di Coyocàn, un sobborgo di Città del Messico.
Il sindaco. «Con questa mostra, Bitti si conferma una delle mete più importanti e ricercate dagli amanti delle esposizioni multimediali in Sardegna. Un punto di riferimento per un pubblico sempre in crescita e che grazie a questi appuntamenti riesce ad avvicinarsi all’arte con interesse e passioni nuove, capaci di coinvolgere adulti, giovani e bambini”. Così il sindaco Ciccolini che ha aggiunto: «Con Frida Kahlo, il sito archeologico di Romanzesu, il parco di BittiRex, il museo della Civiltà pastorale e contadina, quello Multimediale del Canto a tenore e con il Parco naturale di Tepilora anche per questa stagione Bitti si prepara a ricevere tanti visitatori. Già in occasione del ponte pasquale, infatti, la nostra comunità e la rete di associazioni e imprese impegnate sul campo sono pronte ad accogliere i turisti che decidono di raggiungere anche per più giorni il nostro paese. Prossimo passo – ha concluso il primo cittadino – deve essere quello di produrre nuovi contenuti che testimonino al meglio esperienze straordinarie capaci di valorizzare territori e comunità».
La cooperativa. «L’esperienza maturata negli anni, attraverso le mostre su Leonardo da Vinci o Van Gogh – ha spiegato il presidente di Istelai, Francesco Coloru –, ci ha insegnato che i sardi sono disposti a spostarsi, anche per centinaia di chilometri, se esistono offerte culturali capaci di far sognare e di soddisfare la voglia di bellezza e conoscenza che anima tanti nostri conterranei. Giovani, famiglie, nonni, scolaresche e variegate comitive ci hanno sempre raccontato di quanto manchino nei territori esperienze artistiche di questo tipo, anche nelle grandi città dell’Isola, dove passare uno o più giorni all’insegna dell’arte e delle tradizioni, dell’archeologia e del buon cibo, dei tenores e, addirittura, dei dinosauri. Ecco che a Bitti, anche quest’anno, siamo pronti ad accogliere chi vorrà immergersi in tutte queste straordinarie esperienze».
La storica dell’arte. Emanuela Manca, storica dell’arte e curatrice della mostra, ha ricordato che «Frida Kahlo è stata la prima donna nella storia dell’arte ad aver affrontato con assoluta schiettezza e in modo anche spietato, ma al tempo stesso pacato, temi molto forti come quelli della disabilità o quelli che riguardano le donne, diventando, non a caso, un’icona del femminismo. La mostra – ha proseguito Manca – presenta inoltre una selezione unica, appassionante e rivelatrice di fotografie sull’artista vista con gli occhi di uno dei più importanti fotografi mondiali del ‘900, il colombiano Leo Matiz. L’esposizione, nel suo complesso, presenta la vita di Frida Kahlo caratterizzata da una difficile condizione fisica, ma al tempo stesso contrassegnata da una grande capacità di resilienza di fronte alle avversità. Ne viene quindi fuori il ritratto di una donna forte, indipendente, sperimentatrice, rivoluzionaria, che ha saputo trasformare la sua immobilità e la sofferenza in una energia che l’ha resa immortale e una vera icona per diverse generazioni di tutto il mondo».
La presentazione dell’evento è avvenuto questa mattina alla libreria “Miele Amaro” a Nuoro.