Scomparsa di Sandro Arzu. Gli inquirenti non escludono l’omicidio

Continuano in modo serrato le ricerche di Sandro Arzu, il pregiudicato di Arzana di 54 anni di cui non si hanno più notizie dall’8 marzo scorso.

Ieri il ritrovamento dell’autovettura del pregiudicato nella zona di Su Pradu, nell’Ogliastra. L’Opel Opel Corsa grigia, con due colpi di fucile al parabrezza e al montante e macchie di sangue all’interno dell’abitacolo  è stata ritrovata a valle del monte Idolo  sotto la giurisdizione dell’Ente Foreste (APPROFONDISCI).

Stamattina i controlli delle forze dell’ordine sono stati estesi in tutto il territorio di Arzana da parte degli agenti della Polizia di Stato e delle squadre dei Carabinieri impegnati da una settimana sulle tracce del pluripregiudicato.

Si cercano altri elementi che possano far risalire a Sandro Arzu, che non ha rispettato la misura dell’obbligo di soggiorno in base alla quale sarebbe dovuto rientrare entro le 21 dell’8 marzo nella sua abitazione dove viveva con la madre. Gli uomini del Ris di Cagliari, intanto, stanno analizzando le tracce ematiche ritrovate all’interno dell’utilitaria per capire se corrispondo al profilo genetico del 54enne. Gli inquirenti, coordinati dalla Pm di Lanusei Giovanna Morra, non escludono nessuna pista: Arzu potrebbe essere ferito e quindi nascosto da qualche parte, oppure la scena dell’auto con i proiettili e il sangue potrebbe essere solo un depistaggio. Sul caso, però, si fa strada anche l’ipotesi dell’omicidio.

L’uomo, infatti, è sfuggito a un precedente agguato nel settembre 2021: allora era in regime di semilibertà dopo una condanna per droga. Arzu stesso si era presentato all’ospedale di Lanusei, accompagnato da un soccorritore, con una ferita di arma da fuoco tra il collo e la spalla. Da subito gli inquirenti avevano scartato l’ipotesi di un proiettile vagante ritenendo plausibile, visti i suoi precedenti, un’azione mirata nei suoi confronti

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Sonia