Vende online un giubbotto da 50 euro e si ritrova il conto “alleggerito” di oltre 4mila euro. La donna, una 35enne, aveva pubblicato sul web un annuncio economico per la vendita di un giubbotto per 50 euro. È stata contattata da una donna dall’accento francese, non ancora identificata. Questa, mostrandosi interessata all’acquisto, ha proposto alla venditrice di recarsi a uno sportello ATM delle Poste affinché le potesse accreditare quanto richiesto. Le ha dettato telefonicamente una serie di operazioni che avrebbero dovuto far sì che l’operazione si concludesse così come era stato concordato. Al termine di tali procedure, andando a stampare un estratto conto, la vittima poteva rendersi conto di non aver arricchito il proprio conto corrente postale ma di averlo decisamente impoverito di ben 4720 euro.
A questo punto i Carabinieri della stazione di Senorbì hanno avviato le indegni e hanno rintracciato e denunciato per truffa aggravata in concorso, tre persone residenti rispettivamente a Modena Verona e Pavia. Si tratta nell’ordine di un sessantunenne, pensionato di un trentatreenne disoccupato e di un sessantenne anch’egli disoccupato che risultano essere detentori delle postepay nelle quali sono stati accreditati i soldi.