In Ogliastra al via la vaccinazione per il fuoco di Sant’Antonio

Sonia

In Ogliastra al via la vaccinazione per il fuoco di Sant’Antonio

martedì 21 Febbraio 2023 - 16:15
In Ogliastra al via la vaccinazione per il fuoco di Sant’Antonio

Fuoco di Sant’Antonio, la Asl rilancia la campagna di vaccinazione

Sarà possibile effettuare le vaccinazioni a partire da domani 22 febbraio durante le sedute già programmate per il sars-cov2

Lanusei 21 febbraio 2023 – Un’infezione molto frequente nella popolazione, tanto che si stima che una persona su dieci avrà un episodio di “Fuoco di Sant’Antonio” (Herpes Zozster) almeno una volta nella vita in età adulta. Per questo motivo la Asl Ogliastra, tramite il suo servizio di Igiene pubblica invita i propri cittadini a partecipare alla campagna di vaccinazione. Sarà possibile aderire a partire da domani 22 febbraio, durante le sedute già programmate anti sars-cov2.

«Il virus della varicella appartiene alla grande famiglia degli Herpes virus – spiega Laura Lai, dirigente medico del Centro vaccinazioni dell’Asl Ogliastra – ed è lo stesso che causa la varicella nei bambini. Il virus, infatti, dopo aver causato la varicella, rimane inattivo nel tessuto nervoso per poi risvegliarsi, a distanza di molti anni, sotto forma di “Fuoco di Sant’Antonio”».

La vaccinazione è offerta ai soggetti che rientrano in diversecategorie di rischio: tutte le fasce di età a partire dai 18 anni;
soggetti con diabete mellito; soggetti con patologia cardiovascolare; soggetti con broncopneumopatie; soggetti con immunodeficienza congenita/acquisita o destinati a terapia immunosoppressiva; soggetti con insufficienza renale cronica ed in dialisi, soggetti con recidive o con forme particolarmente gravi di “Herpes Zoster”. Ai soggetti nati dal 1952 al 1958, il vaccino è offerto anche in assenza di malattia. Il vaccino si somministra in due dosi a distanza di almeno due mesi l’una dall’altra.

L’insorgenza del “Fuoco di Sant’Antonio” può essere prevenuta con la vaccinazione. La sua efficacia del nel prevenire l’Herpes Zoster è maggiore del 90% in soggetti con più di 50 anni, tra il 70 – 90% in soggetti fragili con almeno 18 anni d’età, e circa dell’89% nella prevenzione della nevralgia post-erpetica.

«A questa infezione, di solito, si associa una dolorosa eruzione cutanea che, nonostante possa manifestarsi in qualsiasi parte del corpo – spiega la dottoressa Lai – compare più frequentemente su un solo lato del torace o dell’addome sotto forma di una singola striscia di vescicole». La complicazione più comune è la nevralgia post erpetica: può provocare un forte dolore al nervo colpito (nevralgia) e un prurito intenso che persistono anche dopo la scomparsa delle vescicole. Guarisce, in genere, dopo circa 3-6 mesi, ma in alcuni casi può durare per anni o può diventare permanente. Si stima che almeno una persona su cinque oltre i 50 anni possa sviluppare la nevralgia post-erpetica come risultato dell’ Herpes Zoster.

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