Prosegue l’impegno dell’Associazione La Sardegna verso l’Unesco nelle scuole con una nuova tappa del percorso di formazione attiva dei giovani che, dopo Cagliari, Sassari, Oristano e Olbia toccherà Tortolì. L’appuntamento è per venerdì 17 febbraio nell’Aula Magna del Polo scolastico “Monte Attu”. A incontrare i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in due distinti appuntamenti mattutini, gli archeologi Nicola Dessì e Franco Campus, che accompagneranno i ragazzi in un viaggio indietro nel tempo alla scoperta dell’antica civiltà sarda e del suo straordinario ruolo identitaria che può diventare la chiave di lettura universale dell’immagine della Sardegna. A guidare la mattinata di lavori, offrendo stimoli di riflessione e guidando la discussione, sarà il giornalista dell’Unione Sarda, Roberto Secci.
L’appuntamento è parte del più vasto progetto che, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e con il supporto dell’ufficio regionale scolastico, vede l’Associazione impegnata con le scuole sarde. Dopo il Master Junior sulla civiltà nuragica, che ha coinvolto oltre 200 studenti delle scuole superiori sarde (e, per la prima volta, ha consentito di studiare la storia sarda con uno specifico modulo che si è svolto in Piemonte) e il successo delle iniziative di Cagliari, Sassari, Oristano e Olbia che complessivamente hanno coinvolto circa 3mila studenti, l’appuntamento di conoscenza e crescita di consapevolezza si trasferisce a Tortolì con un obiettivo: ottenere il riconoscimento dall’Unesco e far conoscere ai ragazzi l’articolato percorso intrapreso dalla Sardegna per arrivare al traguardo Unesco.
«I nuraghi entrano finalmente nelle scuole con una serie di incontri formativi dedicati ai più giovani – spiega il Presidente dell’Associazione , Pierpaolo Vargiu, che introdurrà il tema e l’iniziativa – Abbiamo deciso di cominciare dai ragazzi per riscoprire insieme il nostro passato e, guardando al futuro, spiegando come i temi legati alla nostra identità più antica possano diventare un volano di sviluppo economico in grado di fornire opportunità in tutti i settori produttivi ai giovani sardi. La nostra antica civiltà – prosegue il Presidente Vargiu – oltre che sotto il profilo culturale e identitario, deve essere infatti fondamentale per contribuire a un nuovo modello di sviluppo compatibile e sostenibile della nostra Sardegna ed è anche e soprattutto dai giovani che dobbiamo partire per ottenere questo risultato».
Gli studenti avranno la possibilità di conoscere da vicino le peculiarità straordinarie che hanno caratterizzato la storia della nostra Isola, conservandola come esempio unico nel Mediterraneo, e di riflettere sugli aspetti e sulle potenzialità del patrimonio archeologico dell’Isola e dell’ambiente culturale in cui si è sviluppata e ha appunto prosperato l’antica civiltà dei nuraghi.