L’ASCE (Associazione Sarda Contro l’Emarginazione) chiede un aiuto per le popolazioni del Medio Oriente colpite dal Terremoto. L’appello sottoscritto con altre associazioni ribadisce che sono oltre 20.000 le persone estratte dalle macerie, morte a causa del terremoto che ha colpito l’area di confine fra Turchia e Siria, mentre si prevede che altre migliaia di corpi ancora intrappolati saranno esumati da sotto le rovine.
“Nonostante i rappresentanti dei governi si sono affrettati a disporre l’invio di aiuti nei luoghi colpiti i soccorsi tardano ad arrivare e spesso sono boicottati. In Siria e nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord- Est gli aiuti internazionali sono impediti dall’embargo – anche italiano – che non accenna a sospendersi, nemmeno di fronte ad una crisi umanitaria di queste dimensioni″.
“In Turchia invece un governo fortemente caratterizzato dalla corruzione e dall’organizzazione religiosa islamica pretende donazioni per se stesso e nel contempo proseguono e operazioni militari nei villaggi del Nord-Est siriano colpiti dal terremoto″.
L’ASCE promuove l’invio di aiuti attraverso il canale diretto della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia, che sostiene le popolazioni kurda, turca, siriana e tutte le altre vittime del disastro.
F.Nieddu.