NUORO – In relazione alle problematiche che da tempo affliggono gli istituti scolastici cittadini e alle rimostranze che i rappresentanti dei plessi interessati stanno manifestando in questi giorni, interviene con una nota il consigliere di Italia in Comune Gianni Dettori:
ISTITUTO BORROTZU – “In primis mi riferisco alla scuola secondaria di primo grado “Borrotzu” di via Gramsci, chiusa dal 15 dicembre scorso a causa di uno sfondellamento limitato ad un’aula dell’ultimo piano. Uno studio peritale in realtà ne ha dichiarato lo stato di inagibilità quasi totale, poiché altre parti d’intonaco sottoposte a verifica risultavano malconce.
Prima di rassicurare la dirigenza scolastica e le famiglie, tra l’altro in prossimità della scadenza delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, sarebbe occorsa da parte dell’Amministrazione Comunale maggiore prudenza perché l’importo previsto per gli interventi si aggira intorno a 150 mila euro, di cui non si ha pronta disponibilità. E di fatti, i lavori non sono neppure iniziati, determinando molta tensione nel personale scolastico e nelle famiglie che, confidando su quelle rassicurazioni, hanno iscritto i propri figli in quella struttura. Sarebbe utile, a questo punto, convocare tutte le parti coinvolte e l’ATP per verificare la possibilità di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici da via Gramsci a Via Tolmino, sgravando le famiglie interessate da spostamenti in massa.
PLESSO MEREU – Analoghe preoccupazioni sorgono circa il plesso Mereu – a causa delle fatiscenti condizioni dell’impianto di condotta e di alimentazione – e in relazione agli stabili di Via Malta, con un impianto antincendio fatiscente.
ISTITUTO FERDINANDO PODDA – Per ciò che riguarda l’istituto comprensivo Ferdinando Podda, si teme il blocco definitivo dell’impianto di riscaldamento, nel quale l’ultimo intervento (sostituzione della cisterna totalmente deteriorata) risale al precedente mandato in cui rivestivo il ruolo di assessore ai lavori pubblici.
Sono consapevole che per rendere moderno ed efficiente il patrimonio edilizio scolastico cittadino, la cui costruzione risale nei decenni, nessuno ha la bacchetta magica e occorrono ingenti risorse. Ma i proclami mettono in imbarazzo i dirigenti scolastici e in difficoltà organizzative le famiglie. Si auspica, dunque, un maggiore coinvolgimento di tutte le forze presenti in Consiglio comunale e delle istituzioni scolastiche, per una azione politica efficace che consenta di recuperare quei fondi necessari a mettere in sicurezza i luoghi in cui i nostri figli trascorrono la maggior parte della giornata e si preparano a diventare gli adulti del futuro.
Sin dal prossimo bilancio previsionale mi impegnerò perché vengano stanziati appositi fondi sulle strutture scolastiche e sia resa concreta la volontà espressa in campagna elettorale di considerare la scuola come la seconda casa dei nostri ragazzi”.