L’aumento del CPI a gennaio può essere in parte attribuito al boom delle festività della Festa di Primavera e alla risposta epidemica ottimizzata, secondo Dong Lijuan, uno statistico senior dell’NBS.
Su base mensile, il CPI è salito dello 0,8%. I prezzi del cibo sono aumentati del 2,8% a gennaio. La crescita è aumentata di 2,3 punti percentuali mese su mese e ha fatto aumentare l’inflazione al consumo mensile di circa 0,52 punti percentuali, secondo i dati.
Nello specifico, il prezzo della carne di suino, una carne di base in Cina, è crollato del 10,8% a gennaio rispetto al mese precedente, poiché l’offerta di carne di maiale continua ad aumentare, ha affermato Dong.
Tuttavia, i prezzi della carne di suino sono ancora aumentati dell’11,8% su base annua, diminuendo di 10,4 punti percentuali rispetto al mese precedente.
I prezzi non alimentari sono aumentati dell’1,2% rispetto all’anno precedente. La crescita dei prezzi di benzina, diesel e gas di petrolio liquefatto è aumentata rispettivamente del 5,5%, 5,9% e 4,9% su base annua.
Su base mensile, l’aumento della domanda di viaggi e intrattenimento dopo l’adeguamento della risposta al Covid-19 del Paese ha fatto aumentare i prezzi dei biglietti aerei, dei biglietti per film e spettacoli e dei tour rispettivamente del 20,3%, 10,7% e 9,3%, secondo Dong.
I dati di oggi hanno anche mostrato che l’indice dei prezzi alla produzione in Cina, che misura i costi delle merci all’ingresso della fabbrica, è sceso dello 0,8% su base annua a gennaio. (Xin)
