In seguito ai recenti provvedimenti dell’amministrazione Comunale sulla destinazione della casa natale del poeta Sebastiano Satta, prende posizione il professor, nonché ex primo cittadino, Annico Pau:
“Apprendo con disappunto – scrive Pau – che, dopo vari tentennamenti e discutibili destinazioni d’uso, la Giunta comunale ha deciso di approvare il progetto esecutivo per sistemare nella casa natale del poeta Sebastiano Satta “l’officina municipale del sapere e della creatività”.
“Apprendo, inoltre, che ‘L’officina nell’edificio di piazza Satta costituirà una delle venti stazioni di servizi digitali, che fanno parte del programma Next generation Nuoro 2030‘. La casa Satta, come altri pochi simboli della nostra identità, che rappresenta un importante riferimento della nostra storia e della nostra cultura, non può non può essere utilizzata per un qualsiasi uso che serva ad assecondare le esigenze momentanee ed impellenti dell’amministrazione municipale. L’edificio, ricco di storia e di ricordi, dopo la lunga e tortuosa vicenda dell’acquisto e la discutibile ristrutturazione che ne ha modificato irreversibilmente la sua originaria configurazione, è rimasto per anni in completo abbandono, sino a quando, due anni orsono l’attuale giunta comunale decise, senza valide motivazioni, di destinarlo ad ufficio turistico (APPROFONDISCI). Questa decisione sollevò molte critiche che alla fine determinarono una prudente ‘non decisione’”.
“Oggi – prosegue Pau – con pervicacia degna di miglior causa si torna all’attacco per dare corpo ad una iniziativa che, se in linea di principio mi trova d’accordo, la stessa verrà collocata nel posto sbagliato, considerando che una pluralità di edifici di proprietà del Comune di Nuoro da anni sono desolatamente vuoti. La casa Satta, piaccia o non piaccia, non può avere una utilizzazione indifferenziata, perché in quell’edificio avrebbero dovuto trovare la loro sede naturale i preziosissimi Fondi librari (Pietro Lutzu, Sebastiano Satta, Attilio Deffenu, Salvatore Mannironi, Pietro Mastino, Massimo Pittau, ecc). Questi fondi sono attualmente giacenti in spazi provvisori loro destinati, in attesa della prevista sistemazione definitiva nella ristrutturata casa del Poeta, non genericamente finanziata, ma con fondi pubblici destinati a quella specifica destinazione. Arrivati a questo punto e dopo varie e reiterate manifestazioni di dissenso, l’antico detto non est tam surdus quam qui audire nolunt si attaglia molto bene al nostro caso, si prosegua pure nell’intento, ma si sappia che, oltre a non tenere in nessuna considerazione il principio fondamentale della continuità amministrativa si sta trasformando un bene identitario, dove il grande Bustianu trovò ispirazione per la sua straordinaria opera poetica, in un freddo ufficio pubblico e questa non è certo la sua naturale destinazione. Tanto dovevo per manifestare il mio netto dissenso a quanto si intende perpetrare nell’indifferenza generale”.
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Assolutamente d’accordo con Annico Pau già nostro sindaco. Sebastiano Satta non può avere la casa invasa da inquilini di nessun tipo! Vergogna!