«I pareri negativi di Ispra e del Ministero dell’Ambiente non consentiranno alla Regione Sardegna di estendere la caccia al cinghiale anche nel mese di febbraio. Decisione che era stata presa considerando i dati sui sinistri stradali (oltre 1.200) e gli ingenti danni all’agricoltura denunciati dalle associazioni di categoria. È stata, però, indicata una strada che potrà consentire la caccia in periodi diversi, avvalendosi anche dei cacciatori. Ci impegniamo a percorrerla quanto prima, anche apportando le opportune modifiche normative alla legislazione regionale». Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, in occasione della riunione del Comitato faunistico regionale.
«La proliferazione del cinghiale, ma anche di altre specie, costituisce un serio problema che, seppure nel massimo rispetto per la natura, merita di essere affrontato seriamente, senza alcun condizionamento ideologico. Perciò, nei prossimi giorni realizzeremo una serie di incontri con le associazioni venatorie e di categoria, oltre a tutti i portatori di interesse, per discutere sulla migliore strategia da attuare per raggiungere l’obiettivo», ha aggiunto l’assessore Porcu.