La situazione del reparto di geriatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro, così come descritta dalla ASL è riduttiva del reale disagio di cui sono vittime tanto i pazienti quanto gli operatori sanitari. Questa volta, a entrare nello specifico della questione è il presidente del Distretto Socio Sanitario di Nuoro nonché sindaco di Oniferi Davide Muledda.
GERIATRIA – “Lo spogliatoio che nei giorni scorsi è stato svuotato in gran fretta per collocarci i pazienti che erano nel corridoio non è dotato di campanelli ne’ di ossigeno quindi è certamente inadeguato per il ricovero. Peraltro, la Geriatria condivide con i reparti di malattie infettive e di medicina la guardia interdivisionale notturna composta da un unico medico per tutti e tre i reparti. In sostanza un medico per 80 pazienti, ma nei giorni scorsi anche ben più di 90! Con l’obbligo di rispondere anche alle richieste di consulenza che provengono dal Pronto Soccorso. Il rapporto numerico medico-pazienti non consente di garantire l’assistenza dovuta, tantomeno di gestire le urgenze. A ciò si aggiunga che nel reparto di malattie infettive sono ricoverati tutti i pazienti Covid, nonché, pazienti in condizioni da semi-intensiva, quindi più difficili da gestire”.
CHIRURGIA E ENDOSCOPIA – “Questa criticità – prosegue – non è l’unica in ospedale, perdura da troppo tempo ed è indicativa di un sacrificio sostenuto da molti medici con grande impegno ma difficilmente sopportabile ancora a lungo. La Chirurgia e l’Endoscopia, la prima per mancanza di medici e la seconda per carenza di infermieri, nel fine settimana non sono in grado di intervenire”.
SCREENING A COLON E AL SENO – “Ormai da tempo, inoltre, non sono più attivi gli screening al colon ed al seno con conseguente interruzione di servizi che consentirebbero di evitare gravi patologie e numerosi interventi. Servono altri medici e l’unica soluzione, attualmente, è garantire che tutte le strutture ospedaliere della nostra regione soffrano proporzionalmente lo stesso tasso di carenza di personale medico in modo da limitare le criticità e garantire a tutti i medici condizioni di lavoro accettabili ed ai pazienti livelli di assistenza coerenti rispetto alla patologie sofferte”.
“Bisogna bandire nuovi concorsi – conclude Muleddda – e come chiesto da molti sindaci in Conferenza Socio Sanitaria, garantire all’ospedale San Francesco di Nuoro il contingente minimo di medici necessario. Risultato che può essere raggiunto solo v