Terapie per malati oncologici bloccate da tempo a Siniscola, una corsa a ostacoli per riattivarle: in gioco c’è il benessere e la salute di tante persone ma, sembra, che la Regione sia sorda a questo appello lanciato dall’ex parlamentare Mara Lapia che per anni ha seguito in prima persona la vicenda.
L’ultima spiaggia è il neo assessore regionale alla Sanità Carlo Doria: «È mia intenzione, conscia della sua sensibilità verso questa importante tematica, di adoperarsi in prima persona per riattivare il servizio di erogazione delle terapie antiblastiche per via endovenosa presso il polimabulatorio di Siniscola» afferma Lapia, avendo avuto già interlocuzione con l’ex assessore regionale Mario Nieddu, con i vertici ASL e con il Ministero della Salute.
Lo stesso Ministero che, durante una seduta di Commissione del 2021 in cui la Lapia interpellò l’allora ministro Speranza, aveva affermato che il poliambulatorio di Siniscola fosse assolutamente idoneo ad erogare il servizio richiesto. Identica cosa era stata sostenuta dal parere AIFA fornito al Ministero in seguito all’interrogazione dell’allora deputata Lapia, nonché dalla legislazione tuttora vigente.
«È opportuno ricordare – sottolinea Mara Lapia a Carlo Doria nella missiva – il danno che si è creato ai pazienti oncologici dell’intera Baronia, laddove è stato negato loro un diritto imprescindibile, gravando fortemente sulla garanzia dei livelli essenziali di assistenza. In un momento – sottolinea l’ex deputata – in cui si parla di Telemedicina per riavvicinare la sanità al cittadino, in questa regione inspiegabilmente si sono commessi dei tagli scellerati che hanno pesato su molti cittadini e pazienti». Lapia rammenta inoltre l’importante impegno assunto dall’Italia, lo scorso 15 giugno 2022, proprio con l’approvazione unanime del Parlamento della mozione a sua prima firma.
«Un testo – ricorda Mara Lapia – che va nella direzione di adeguare i nostri standard alle prescrizioni del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro. E dunque rafforzamento delle reti oncologiche regionali, sostegno alla presa in carico dei pazienti oncologici, garanzia dei livelli essenziali di assistenza e, non per ultimo, potenziamento della prevenzione primaria e secondaria. Tutte cose – conclude l’ex parlamentare – che non combaciano con quello che è accaduto a Siniscola e per il quale chiedo l’immediato intervento».