NUORO – Questa mattina, nel corso di una conferenza socio sanitaria fiume tenutasi nell’aula consiliare della Provincia, il direttore generale dell’ASL numero 3 Paolo Cannas si è confrontato con i sindaci del territorio.
Sul piatto della bilancia l’approvazione da parte dei primi cittadini dell’Atto aziendale sanitario ovvero lo strumento – come ha precisato il Direttore generale – che consentirà finalmente all’amministrazione sanitaria barbaricina di poter riorganizzare l’assetto medico e ospedaliero del territorio che comprende il Nuorese e il Mandorolisai senza dover aspettare che le decisioni arrivino da Cagliari.
La votazione dei sindaci in realtà non ha un peso amministrativo ma semplicemente politico: in sostanza l’iter dell’approvazione, a prescindere dal loro parere, va avanti ugualmente in quanto è responsabilità della Giunta regionale valutare se il piano è conforme oppure no: gli amministratori praticamente fanno le osservazioni di ciò che va bene e di ciò che non va bene del documento e le riferiscono al Direttore generale dell’ASL che, poi, le sottoporrà all’attenzione della Regione.
Su questo punto c’è stato il muro contro muro: i sindaci contestano il fatto che la Regione Sardegna non ha tenuto conto dell’osservazione più importante ovvero l’impedire il declassamento di strutture complesse dell’ospedale San Francesco come Riabilitazione, Dermatologia e Psicologia in strutture semplici; un atto, come è stato spiegato da Cannas, dovuto perché altrimenti il documento aziendale sarebbe stato invalidato dalla Regione poiché il numero supera quello previsto di 50.
Ma i primi cittadini su questo hanno fatto ostruzionismo e anche chi ha accolto favorevolmente l’atto aziendale ha precisato che sul declassamento non si torna indietro.
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