«Dopo 30 anni di latitanza, grazie all’eccelso lavoro dei Ros dei carabinieri, finalmente è stato arrestato Matteo Messina Denaro, ritenuto l’ultimo padrino di Cosa Nostra. Ci congratuliamo con i nostri colleghi che non si sono mai dati per vinti in questi anni nella lotta alla criminalità organizzata e che passeranno ora alla storia facendo trionfare la giustizia» – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, sindacato dell’Arma dei Carabinieri .
Un elogio specialmente ai ROS la cui struttura anticrimine periferica è articolata in 8 Reparti Anticrimine con sede a Torino, Milano, Roma, Bari, Napoli, Catanzaro, Reggio Calabria e Palermo. Mentre le Sezioni Anticrimine sono 18 tra cui Cagliari collocate in sede di Procure distrettuali Antimafia e Antiterrorismo, nonché 3 Nuclei dislocati a Livorno, Nuoro e Foggia.
«L’arresto di oggi conferma la grande preparazione e competenza delle Forze dell’Ordine, soprattutto nell’analisi dello scenario malavitoso italiano, senza il quale sarebbe stato impossibile escogitare una modalità d’intervento efficace» – prosegue Nicolosi – «In tal senso fu ‘premonitrice’ la dichiarazione di Salvatore Baiardo, a suo tempo persona di fiducia dei boss Graviano, che a novembre 2022 svelò su La7 al programma ‘Fantasmi di Mafia’, le condizioni di salute precarie di Matteo Messina Denaro, palesando la possibilità di un suo arresto. La nostra più totale ammirazione al procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido, per aver guidato le operazioni e aver portato in alto il nome della Giustizia»