NUORO – Giampiero Cancedda, 73 anni, sarebbe morto nel tentativo di spegnere le fiamme che, all’alba di oggi, in un istante hanno avvolto il suo appartamento in via Catte.
Le fiamme sono divampate intorno alle 5,30 di questa mattina nello studio, ingombro di libri e riviste, per poi propagarsi al soggiorno, dove l’uomo è morto per asfissia nel tentativo di spegnere le fiamme; qua, infatti, è stata ritrovata una bacinella piena d’acqua.
A dare l’allarme è stata una pattuglia della squadra volante della Questura di Nuoro, che ha richiamato sul posto i Vigili del fuoco.
Le cause del rogo, di natura accidentale, secondo le ipotesi che si fanno strada in queste ore, sarebbero imputabili a una stufa: sembrerebbe che il calore da essa sprigionato abbia fatto prendere fuoco per irraggiamento del materiale cartaceo posto nelle sue vicinanze.
Un sopralluogo più preciso sarà fatto dopo le operazioni di bonifica dei Vigili del fuoco, che lavorano ininterrottamente da ore nella palazzina, evacuata a scopi precauzionali, a parte gli inquilini dei piani più alti che si sono dovuti rifugiare nei balconi dall’altra parte del palazzo, essendo le scale del tutto invase dal fumo.
Il corpo dell’uomo, intanto, su disposizione del Magistrato di turno è stato restituito ai familiari mentre la moglie sta rientrando da Bologna dove, al momento dell’incendio, si trovava per dei controlli medici.
I tecnici, nel corso del sopralluogo, hanno dichiarato inagibili le stanze poste al sopra e al di sotto dello studio in cui avrebbe avuto origine il rogo.
LE DRAMMATICHE IMMAGINI DEL ROGO:
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