È morto nel gennaio del 2022 a 74 anni di mesotelioma pleurico, la stessa sorte toccata ad altri suoi colleghi operai dell’ex Enichem di Ottana. Le figlie dell’ex operaio Carlo Biagio Chironi, in pensione dal 2002, questa volta, hanno deciso di fare chiarezza presentando una denuncia alla Procura della Repubblica di Nuoro. La malattia è imputabile all’amianto presente nello stabilimenti di Ottana dove il padre ha lavorato per 30 anni? Questo è il quesito in quanto Chironi ha avuto la stessa sorte di altri colleghi.
L’uomo ha lavorato per 30 anni nella fabbrica di Ottana, prima alla ANIC Fibre spa nella produzione di filtri di poliestere con dei macchinari che avrebbero avuto dei cuscini in amianto e poi alla Minitow, società di proprietà per metà delle quote del colosso Enichem. Ad accertare che la morte per asbestosi di alcuni operai era dovuta all’amianto dello stabilimento fu la consulenza tecnica chiesta dalla Procura di Nuoro in seguito agli esposti dell’associazione Aiea, con l’iscrizione nel registro degli indagati di otto dirigenti, responsabili a vario titolo dei procedimenti produttivi della fabbrica di Ottana, con l’ipotesi di omicidio colposo. L’indagine era stata chiusa con la richiesta di archiviazione per prescrizione: la morte degli operai deceduti per mesotelioma pleurico per la quale si era aperta l’inchiesta, era avvenuta infatti nel 2006 e quindi l’evento era troppo datato.
«Questa invece è una morte recente per la quale speriamo che si faccia chiarezza – ha detto l’avvocata Giulia Lai che rappresenta la famiglia Chironi. Sappiamo che il procedimento penale è stato iscritto in Procura di Nuoro siamo fiduciosi e aspettiamo la conclusione delle indagini»