Abbiamo ricevuto una lettera con la quale Michele, un nostro lettore , condividere con noi l’esperienza di un brutto incidente di cui è stato protagonista ieri, al rientro dal lavoro, presso un istituto di vigilanza.
LA STORIA – “Ieri mattina – scrive – , mentre rientravo a Perfugas, dove sono residente, ho avuto un incidente, fortunatamente, con soli danni alle cose. All’altezza dell’ingresso di un agriturismo sulla provinciale 136 tra Sant’Antonio di Gallura e Luras, alcune auto iniziano a lampeggiare con i fari. Penso che ci sia stato un incidente e rallento. Alla curva successiva, un camioncino parcheggiato e quattro operai della Multiss che mi fanno segno di rallentare (li vorrei pubblicamente ringraziare perché probabilmente così mi hanno salvato la vita). All’inizio del rettilineo, strada libera e riparto ma all’improvviso sbuca una mucca da sinistra, freno istintivamente ma, probabilmente a causa dell’asfalto bagnato dalla pioggia, l’auto tarda un po’ a fermarsi; si blocca a pochi cm dall’animale che, spaventato, scalcia e con lo zoccolo colpisce la mia auto (un’Alfa Romeo 159) provocando la rottura del parabrezza e danneggiando il cofano anteriore”.
“Scendo dall’auto – prosegue – e chiamo i Carabinieri (che ringrazio in quanto sono rimasti con me fino al termine della vicenda) ma, quando mi raggiungono, la mucca “colpevole del danno” è già scappata senza che sia possibile identificare il suo proprietario. Non posso fare altro che chiamare il carro attrezzi dal mio paese per riportare me e la mia auto a casa”.
“È normale – conclude Michele – che succedano queste cose? Andare a lavoro e poi rischiare la pelle sulle strade? E che, se si subisce un danno (in questo caso tra ricambi, manodopera e carro attrezzi almeno mille euro), nessuno ti ripaghi? E se al posto mio ci fosse stata un auto con dei bambini a bordo e qualcuno si fosse fatto male? Se fosse morto qualcuno? Chi avrebbe risarcito i danni? Ho voluto condividere con voi e con i lettori la mia esperienza, per esortare tutti alla prudenza, in modo tale da prevenire situazioni di questo tipo e evitare che si ripetano, e gli allevatori a prestare maggiore attenzione ai propri animali”.
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