Con la mutazione del virus, la diffusione della vaccinazione e l’accumulo di esperienza nella prevenzione e nel controllo, la Cina ha annunciato che declasserà la sua gestione del Covid-19 a partire dall’8 gennaio 2023. Il virus è ora trattato come un’infezione di classe B, con le norme di quarantena relative al Covid che sono state allentate e le restrizioni sui voli internazionali che sono state revocate.
Il cambiamento nella politica sul Covid-19 è stato accolto con favore da molti leader aziendali internazionali. Clas Neumann, vice presidente senior di SAP, che ha espresso fiducia nel mercato cinese in una recente intervista con Xinhua, è uno di loro.
“La crisi legata al Covid negli ultimi tre anni ha suscitato incertezze nei nostri consumatori. Credo che le imprese internazionali, così come quelle nazionali, siano felici di vedere che le misure vengono modificate”, ha affermato Neumann. “Penso che questo sarà d’aiuto per le aziende nel medio e lungo termine”.
Essendo un’azienda leader per soluzioni software aziendali, SAP ha attualmente oltre 6.000 dipendenti e serve oltre 15.000 clienti in Cina. Secondo Neumann, l’azienda continuerà ad accrescere l’innovazione, come i prodotti cloud nel mercato cinese.
Nonostante la pandemia di Covid-19, la giapponese Fujifilm non ha mai smesso di aumentare gli investimenti in Cina, convinta dalla forte resilienza dell’economia cinese.
“Siamo molto lieti di vedere che recentemente il governo cinese ha ulteriormente ottimizzato le misure di contenimento del Covid-19. Anche se ciò potrebbe comportare alcune sfide nel breve termine, crediamo che assisteremo a una ripresa significativa nel lungo periodo”, ha affermato Kenichi Tanaka, presidente di Fujifilm (China) Investment Co., Ltd. Tanaka si aspetta che gli scambi commerciali e tecnologici tra Cina e Giappone saranno promossi in modo aggressivo.
Zhu Chaoping, uno stratega del mercato globale di J.P. Morgan Asset Management, ha osservato che i consumi saranno la forza principale per rilanciare la ripresa economica della Cina nel 2023, con il mercato che ha già registrato una ripresa nella fiducia dei consumatori e delle imprese.
Secondo le previsioni di J.P. Morgan Asset Management, la crescita del PIL cinese potrebbe recuperare, arrivando a oltre il 5% nel 2023.
Alicia Garcia Herrero, capo economista per l’Asia-Pacifico della banca d’investimento francese Natixis, ha sottolineato che mentre la prevenzione e il controllo dell’epidemia in Cina entrano in una nuova fase, settori quali le compagnie aeree e il consumo ne trarranno i maggiori benefici.
“Con molte compagnie aeree a livello globale che si stanno avvicinando al livello di entrate pre-pandemia, c’è un enorme potenziale per le compagnie aeree cinesi e dell’Asia-Pacifico per recuperare”, ha affermato, aggiungendo che con una migliore mobilità e minori restrizioni, anche le vendite automobilistiche in Cina assisteranno ad una ripresa ciclica .
Mauro De Felip, direttore generale di Ferrero Cina, la pensa in modo simile e ha sottolineato che la Cina ha avuto particolare successo nella gestione della pandemia dall’inizio del 2020 e ora, con le recenti nuove regole e misure, affronterà e si adatterà al meglio a qualsiasi nuova variante.
“Sono molto ottimista, parlando francamente, perché sono convinto che la nuova fase avrà un impatto positivo sull’economia in generale. La possibilità di ulteriori dinamiche all’interno del Paese e anche dall’esterno beneficerà con successo alla Cina, alla fine”, ha affermato, esprimendo la sua forte fiducia nell’andamento del colosso italiano dello zucchero nel mercato cinese
