Nomadi in concerto a Nuoro (foto F.Nieddu)
NUORO – La seconda serata di Tempus de Nadale è stata animata dai Nomadi, storica band emiliana conosciuta anche a livello internazionale, che da oltre 10 anni ha stretto un rapporto di amicizia-collaborazione con gli Istentales. Un legame consolidato, da quando al gruppo emiliano è stata recapitata la canzone sull’eutanasia, scritta dalla band di Gigi Sanna. E dopo Sanremo sono volati in Sardegna per incontrare gli Istentales e partecipare alla kermesse.
Ieri sera, in una piazza Vittorio Emanuele gremita di pubblico al limite della capienza, dopo l’esibizione dei Karma e Andrea Rosas, gli Istentales sono saliti sul palco con la bandiera dei 4 mori in spalla, per, come ha detto Gigi Sanna: «Dare il benvenuto a s’istranzu, secondo l’usanza e la tradizione sarda». Poi la serata è entrata nel vivo con i brani storici quali Osposidda, Istentales, Su Bancarrotterisi, e A Muso duro, in ricordo di Pierangelo Bertoli.
Subito dopo è stata la volta di Beppe Carletti e i Nomadi accolti da un’ovazione del pubblico presente e dai saluti del sindaco Soddu: «Ringrazio tutti voi per la partecipazione, perché finalmente dopo gli anni di restrizioni, in città abbiamo ripreso con gli eventi», e ha consegnato al gruppo la bisaccia come regalo e ricordo di Nuoro.
E finalmente le canzoni storiche e recenti dei Nomadi, apprezzate dai presenti venuti anche da ogni parte dell’isola e rimasti fino al termine del concerto, da Vagabondo, Io voglio vivere, Canzone per una amica, Per fare un uomo, Un pugno di sabbia.
Vivo, come sempre, il ricordo di Augusto Daolio, cofondatore dei Nomadi insieme a Beppe Carletti.
Sul palco per tutto il concerto sventolava anche la bandiera No-Scorie, a significare le battaglie del popolo sardo, contro il deposito unico nazionale di scorie nucleari in Sardegna e altrove.
F.Nieddu
