“Solidarietà alle donne afgane, iraniane e a tutte le donne cui è impedito essere donne”

“Il Comitato Femminas de Su Popolu Sardu esprime viva preoccupazione per le donne afgane già rinchiuse nelle loro vesti prigione, che verranno escluse dal diritto all’istruzione e destinate a essere barattate, come spose bambine e poi diventare serve, concubine del loro marito padrone″.

“È questo che succede oggi, nel 2022, perché un governo tecnocratico utilizza la religione per imporre il proprio potere tramite false leggi religiose nell’ambito civile e giudiziario. Come è avvenuto in Iran  a una ragazza colpevole di aver esercitato la libertà di togliersi il velo, morta in seguito alle violenze anche sessuali subite dalla Polizia morale″.

“Sono solo alcuni episodi – proseguono sas Femminas de Su Populu Sardu – che vogliono portare l’essere femminile a valere meno di una costola di Adamo, ad essere meno rispettata di un animale domestico o di un accessorio utile all’uomo. Crediamo che tutto ciò avviene per opera di ideologie e sitemi di potere che si servono della religione per contenere l’anelito di libertà, che è in ogni individuo e in ogni popolo. Un  anelito di libertà, che potrebbe far crollare i loro sitemi antidemocratici, dove i previlegi di pochi vengono difesi, per mantenere in miseria la maggioranza″.

“La donna peccato fa comodo – concludono – è più facile perseguire una ciocca di capelli fuori posto, che non attuare politiche di crescita sociale, di sviluppo. Ma i vostri giorni signori mestieranti della religione sono contati, saranno le donne a togliervi le false investiture divine e palesarvi diavoli, come lo siete sempre stati, noi Femminas de Su Populu Sardu siamo, saremo con voi donne negate al vostro fianco in questa lotta″.

F.Nieddu

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Franceschino Nieddu