L’assessore Doria si impegna per garantire personale medico sanitario e servizi essenziali nel centro Sardegna

Sonia

L’assessore Doria si impegna per garantire personale medico sanitario e servizi essenziali nel centro Sardegna

martedì 20 Dicembre 2022 - 10:20
L’assessore Doria si impegna per garantire personale medico sanitario e servizi essenziali nel centro Sardegna

Pina Cui e l'assessore Carlo Doria

Assunzione del personale medico sanitario, garanzia dei servizi medici essenziali e prestazioni sicure per le patologie acute e gravi nei principali ospedali del centro Sardegna ovvero San Francesco di Nuoro, San Camillo di Sorgono e Nostra Signora della Mercede.

È l’impegno che ha preso il neo assessore  regionale alla Sanità Carlo Doria, che domenica scorsa ha incontrato a Sorgono cittadini, sindaci e diversi rappresentanti di associazioni rispondendo all’invito di “Allerta Barbagia” coordinato da Pina Cui.

«È stato un incontro positivo e l’assessore nel nei limiti del possibile darà risposte alle esigenze del nostro territorio. Adesso dobbiamo aspettare ( non troppo speriamo ) per vedere se l’assessore attuerà ciò che ha promesso, sappiamo che nessuno ha la bacchetta magica , ma saremo attenti a controllare che a piccoli passi qualcosa cambi. Siamo comunque consapevoli che se non dovessimo vedere cambiamenti continueremo con la nostra protesta» ha detto Pina Cui.

Sulla paventata chiusura del punto nascita di Lanusei, l’assessore Doria ha rassicurato che: «Non esiste alcuna volontà politica improntata a cancellare il punto nascita di Lanusei e lo ribadiremo con l’approvazione dell’atto aziendale.  Al contrario – prosegue l’assessore – chiederemo al Ministero della Salute le deroghe per mantenere in funzione un servizio che riteniamo importante in un presidio che serve un territorio complesso anche sotto l’aspetto dei collegamenti».

«L’impegno verso l’ospedale non cancella però le preoccupazioni. Preoccupazioni che ho voluto esprimere ricordando – precisa l’assessore – che la normativa nazionale sui punti nascita parla chiaro e prevede un numero minimo di 500 parti l’anno. L’ospedale di Lanusei non raggiunge questo standard e nel quadro attuale solo le deroghe del Ministero possono intervenire. Siamo al lavoro per trovare soluzioni che ci consentano di superare i problemi legati alla carenza di personale e, ancora più importante, stiamo gettando le basi per un nuovo modello di sanità ospedale-territorio più efficiente e razionale, che ci porti a non dover ragionare sempre in termini di emergenza, mettendo una pezza ogni volta. In ogni caso la sicurezza resta un caposaldo irrinunciabile. Cure e assistenza devono essere garantite a tutti i cittadini, il nostro obiettivo è lo stesso di chi oggi difende l’ospedale di Lanusei e la sanità in Ogliastra e faremo tutto il possibile per avere le deroghe necessarie a mantenere aperto il punto nascita del Nostra Signora della Mercede».

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