Covid: Cina ottimizza ulteriormente la risposta con 10 nuove misure

La Cina ha pubblicato oggi una circolare riguardante l’ulteriore ottimizzazione della risposta al Covid-19, annunciando 10 misure di prevenzione e controllo.

Le misure sono state introdotte sulla base della situazione epidemica e della mutazione del virus più recenti, per contenere l’epidemia in maniera più scientifica e mirata, secondo la circolare emessa dal meccanismo congiunto di prevenzione e controllo contro il Covid-19 del Consiglio di Stato.

I dipartimenti competenti nelle località sono tenuti a correggere gli approcci eccessivamente semplificati e indifferenziati e le misure politiche eccessive, a contrastare e limitare le formalità superflue e il burocratismo, e ad attuare fedelmente le misure di prevenzione e controllo per massimizzare la protezione della vita e della salute delle persone e minimizzare l’impatto dell’epidemia sullo sviluppo economico e sociale.

La circolare proibisce l’espansione arbitraria delle aree ad alto rischio e richiede di delineare aree di rischio per il Covid-19 in maniera scientifica e mirata. Aggiunge che tali aree dovrebbero essere definite a livello di singoli edifici, unità, piani e abitazioni familiari, anziché di complessi residenziali, comunità e sottodistretti (cittadine e comuni).

Nell’ambito degli sforzi tesi a ottimizzare i test dell’acido nucleico, le persone non verranno sottoposte a test di massa in base alle regioni amministrative, e la portata e frequenza dei test verranno ulteriormente ridotte, precisa la circolare.

Ad eccezione di case di cura, istituzioni mediche, scuole primarie e secondarie, scuole materne e altri luoghi particolari, le persone non saranno più tenute a presentare risultati negativi dei test dell’acido nucleico e a sottoporsi a controlli del codice sanitario per accedere a edifici pubblici o viaggiare in altre regioni.

I contagiati dovrebbero essere trattati scientificamente in accordo con la natura dell’infezione e la gravità della malattia, afferma la circolare.

Se le condizioni delle loro abitazioni lo consentono, i portatori asintomatici e i paucisintomatici possono sottoporsi a quarantena domiciliare, mentre i contratti stretti dovrebbero sottoporsi a cinque giorni di quarantena domiciliare.

Le misure di quarantena imposte alle aree ad alto rischio devono essere revocate se non vengono segnalate nuove infezioni per cinque giorni consecutivi.

I bisogni fondamentali delle persone di acquistare medicinali dovrebbero essere garantiti. Le farmacia dovrebbero operare normalmente e le chiusure deliberate sono proibite, sottolinea la circolare.

Gli sforzi di vaccinazione dovrebbero essere intensificati tra gli anziani, con particolare attenzione a migliorare il tasso di vaccinazione tra le persone di età compresa tra 60 e 79 anni. Dovrebbe essere accelerato anche il tasso di vaccinazione tra le persone di 80 anni o più anziane. I servizi di vaccinazione saranno ottimizzati allestendo canali speciali e siti di vaccinazione temporanei, e schierando veicoli per le vaccinazione mobili, secondo la circolare.

Le istituzioni mediche di livello primario e i medici di famiglia dovrebbero fornire servizi mirati a gruppi chiave sulla base dello stato di salute degli anziani, secondo la circolare.

Il normale funzionamento della società e i servizi medici di base devono proseguire, afferma la circolare, aggiungendo che le aree non a rischio non dovrebbero imporre restrizioni di viaggio o sospendere le attività.

Attenzione speciale e servizi di consulenza psicologia dovrebbero essere dati ai soggetti in quarantena, ai pazienti e ai lavoratori in prima linea, afferma la circolare.

Le scuole che non segnalano casi di Covid-19 dovrebbero funzionare normalmente, e quelle interessate dall’epidemia dovrebbero definire con precisione le aree di rischio e garantire il normale funzionamento delle aree non interessate, aggiunge la circolare.

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Sonia