NUORO – È durato appena mezza giornata il lavoro di pulizia della discarica a cielo aperto del parco di Tanca Manna realizzato, in seguito alle diverse denunce partite da Cronache Nuoresi (APPROFONDISCI), dagli studenti dell’Istituto superiore Alessandro Volta (IPSIA), coordinati dalla professoressa Antonella Cidda e da altri insegnanti, e in collaborazione con l’associazione “Plastic Free“, partendo dall’area archeologica del Nuraghe di Tanca Manna.
Già questa mattina, il solito pacchetto di sigarette vuoto, gettato con con noncuranza sui gradini di accesso al parco da via Martiri della Libertà, ha fatto nuovamente la sua comparsa, e così accadrà anche nei prossimi giorni, opera con ogni probabilità della stessa persona che vi transita quotidianamente. Pochi passi più avanti, ecco anche le prime salviette…
Perché, viene da chiedersi, tanta inciviltà? Se non si ha la sensibilità per la tutela dell’ambiente perché non rispettare, almeno, il lavoro degli altri? Evidentemente questo tipo di comportamento sprezzante, ricorrente in tutta la città (e magari esistesse solo in città), è frutto di un atteggiamento comune, condiviso e tramandato, che sarà duro da estirpare, nemmeno con l’ottimo esempio dato ieri dai “Ragazzi del Nuraghe”, come si sono definiti ieri essi stessi, e dei loro insegnanti, oltre che dei membri dell’associazione “Plastic free”.
Qualcuno dirà, “se ci fossero i cestini…“! Vero, ma il fatto che i cestini a Nuoro siano merce rara non è una scusante per l’atteggiamento ignorante e ottuso degli incivili. Se si amasse realmente il luogo in cui si vive (e questo amore si tramandasse alle nuove generazioni, anziché tramandare inciviltà), e la bellezza della natura che ci circonda, come nel caso del parco in questione, tutto questo non esisterebbe.
S.N.
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