Gli archeologi hanno rinvenuto le rovine delle fondamenta di case risalenti a più di 5.000 anni nel sito del villaggio di Yangshao nella provincia dell’Henan, nella Cina centrale.

La casa era un tempo un grande edificio con muri in terra battuta disposto su una superficie di più di 130 metri quadrati. Secondo le speculazioni, appartiene al tardo periodo della cultura Yangshao, come ha detto Li Shiwei dell’Henan Provincial Institute of Cultural Heritage and Archaeology, che è responsabile del sito di scavo.

“Questa è la prima volta in cui vengono scoperte grandi rovine di case dagli scavi nel sito del villaggio di Yangshao nel 1921. I risultati possono fornire nuovi materiali per studiare i tipi, le forme e le tecniche di costruzione delle case durante il periodo della cultura Yangshao”, ha detto Li.

Gli archeologi hanno anche portato alla luce quattro trincee artificiali e un gran numero di reperti culturali nel sito, tra cui un’ascia di giada che simboleggia il potere militare.

Le scoperte mostrano che nel periodo Yangshao l’insediamento vantava una grande popolazione, uno sviluppo prospero e strutture di difesa complete, ha detto Li, aggiungendo che è di grande importanza per studiare la complessità e il processo di civilizzazione nel bacino del fiume Giallo durante il periodo preistorico.

Nel 1921, il primo scavo nel sito del villaggio di Yangshao, che si trova nella contea di Mianchi, nella provincia dell’Henan, segnò la nascita della moderna archeologia cinese.

Originaria del corso medio del fiume Giallo, la cultura Yangshao è considerata un’importante corrente della civiltà cinese ed è ampiamente conosciuta per la sua avanzata tecnologia di produzione della ceramica.

Il quarto scavo archeologico nel sito del villaggio di Yangshao è iniziato il 22 agosto 2020 ed è ancora in corso. (Xin)