«Nessun taglio ai servizi. Le criticità che pesano sull’ospedale di Sorgono hanno una sola origine: la carenza di specialisti. In Sardegna, come nel resto d’Italia affrontiamo ogni giorno quella che è la madre di tutti i problemi del nostro sistema sanitario. In questo scenario a soffrire di più sono i presidi dei piccoli centri, in cui si fatica a trovare medici disposti a ricoprire incarichi». Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità Mario, Nieddu, in risposta alle associazioni prima fra tutte SOS Barbagia Mandrolisa in difesa dell’ospedale San Camillo.
«Una situazione che non ci lascia indifferenti. Siamo dalla parte dei cittadini e condividiamo le preoccupazioni per un presidio importante per l’assistenza in un territorio complesso. Stiamo mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione per dare risposte al San Camillo, così come ad altri ospedali che si trovano nella stessa condizione. Per sostenere gli ospedali in difficoltà abbiamo messo a disposizione risorse e strumenti, per incentivare i medici. Stiamo anche studiano nuove regole per i concorsi. Abbiamo anche chiesto a Roma maggiori spazi di manovra sulla gestione del personale per poter intervenire in modo più puntuale sulle criticità‘.
«Il dialogo con il territorio, con i sindaci e i cittadini della Barbagia e del Mandrolisai, è un canale sempre aperto, questa è l’indicazione che abbiamo dato all’Asl e il confronto continuo sul piano istituzionale testimonia il livello d’attenzione, al di là delle criticità su cui non abbiamo mai smesso di lavorare. Ci aspettiamo quindi che l’atto aziendale tenga conto di questi aspetti e sarà solo il primo passo. Il punto fermo resta la garanzia delle cure e l’assistenza nell’ospedale».
La Barbagia Mandrolisai ha organizzato per questo sabato una marcia di protesta con partenza alle 9.00 dal valico Isca de Sa Mela (SS 128) oppure alle 11.00 al bivio di Austis con arrivo a sorgono davanti all’ospedale, mentre la seconda manifestazione è in programma a Cagliari.