I temi legati all’emergenza urgenza negli ospedali della Sardegna sono stati al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina tra l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e i direttori dei pronto soccorso dell’Isola. «L’incontro di oggi – dichiara l’assessore – è stata un’occasione utile per fare il punto sulle criticità e valutare insieme le azioni strutturali da mettere in campo per rispondere ad un’emergenza di sistema che, come è emerso anche durante il confronto, non coinvolge solo la Sardegna ma tutta l’Italia».
«La cronica carenza di specialisti dell’emergenza urgenza, figlia di scelte miopi del passato, ci costringe oggi a trovare nuovi percorsi per rendere più efficiente un sistema sempre meno attrattivo. Basti pensare che le stime attuali ci dicono che nei pronto soccorso di tutta Italia mancano circa cinquemila medici», precisa l’assessore.
«Continueremo a lavorare con chi è in prima linea nei nostri ospedali per condividere soluzioni nell’ottica di una riorganizzazione interna che ci consenta di intervenire su diversi aspetti: dai tempi di attesa, con la riduzione del disagio dei pazienti, fino a una maggiore appropriatezza degli accessi e la valorizzazione del personale del pronto soccorso. Auspichiamo inoltre che la nostra proposta avanzata a livello nazionale, di includere i medici dell’emergenza urgenza fra le categorie dei lavori usuranti, venga accolta al più presto con l’obiettivo di puntare al riconoscimento di incentivi che riavvicinino i sanitari alla professione nei pronto soccorso», conclude l’esponente della Giunta